Su As una lunga intervista a Zbigniew Zibi Boniek, vicepresidente Uefa ed un incredibile passato da attaccante (anche nella Roma), tanto da essere considerato il miglior giocatore della storia della Polonia fino all’arrivo di Lewandowski. Parla del Mondiale in Qatar, indicando le squadre che pensa siano favorite per la vittoria: Brasile, Germania, Argentina e Spagna. Ma nessuna vincerà grazie al traino di grandi giocatori: oggi i calciatori non fanno più la differenza, com’era un tempo.
Boniek: “Impossibile paragonare Maradona e Messi, Diego vinceva i tornei da solo. Leo…”
“Non credo che nel calcio di oggi la differenza la faccia un giocatore, mi riferisco semplicemente ai grandi giocatori che tutti conosciamo. Potrebbe esserci qualcuno decisivo, ovviamente, per le sue giocate e abilità, ma per vincere le partite devi tirare la squadra. Non è possibile fare un paragone tra Messi e Maradona, appartengono a due epoche diverse. I tempi di Maradona sono passati. Diego potrebbe vincere i tornei da solo, ora Messi (sconfitto clamorosamente contro l’Arabia all’esordio, ndr) ha bisogno della squadra per farlo. Sono due giocatori straordinari, ma sono epoche diverse. Potrebbe essere una buona occasione per l’Argentina, sì”.
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