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Il Mattino- Mihajlovic e quel sogno mai realizzato da De Laurentiis

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L’edizione odierna de “Il Mattino” ha ricordato Sinisa Mihajlovic, scomparso ieri a 53 anni, e di quell’arrivo a Napoli mai concretizzato.

Il Mattino- Mihajlovic e quel sogno mai realizzato da De Laurentiis

“Se ne va troppo presto un grande uomo. Un allenatore che in passato avevo pensato di portare a Napoli». Quello che poteva essere e non è stato nelle parole di addio di Aurelio De Laurentiis. Che a Sinisa Mihajlovic aveva pensato seriamente, molto seriamente, per sostituire Rafa Benitez. Un tweet sentito quello del presidente del Napoli che lo ricorda come «una persona di grande spessore umano. Un lottatore che ha sfidato la malattia con il coraggio di un leone. La mia personale vicinanza a tutta la sua famiglia. Ciao Sinisa».

Una storia, quella tra i due, ormai nota. Era primavera del 2015. C’erano stati degli incontri alla sede della Filmauro a Roma. Mihajlovic arrivò con la sua Samp all’allora San Paolo. La notizia era già filtrata. Sinisa sembrava già il nuovo allenatore del Napoli in pectore. Almeno a giudicare dalle centinaia di flash che lo immortalarono in mille pose. «Le attenzioni dei fotografi all’inizio del match? Beh, forse hanno visto un ragazzo carino…», si schernì. Ma ci credeva. Aveva anche già trovato un posto dove vivere. Nella pancia dello stadio si intrattenne qualche minuto agli occhi di tutti, quasi ad assaporare la trovata napoletanità. E dal muretto che dà sulla discesa del Maradona erano piazzati decine di tifosi. Giù applausi. «Sinisa, vieni a Napoli?». E la risposta da vecchio brontolone: «Vediamo vediamo…Qui avete sempre tutti così fretta?».
Non se ne fece niente. Il patron azzurro sentì anche Emery e Montella. Poi ci fu un nuovo abboccamento. Che finì lì.

Per Mihajlovic Napoli continuò a essere un luogo dell’anima. «Con i napoletani e con Napoli non c’entro nulla, ma li sento molto simili ai serbi. Ho una passione speciale per loro. Li sento vicini, affini. Ecco, forse noi siamo forse un po’ più duri, ma abbiamo la stessa attenzione ai rapporti, coltiviamo il senso dell’amicizia».

Carlo Gioia

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