Bartosz Bereszynski è a Napoli da meno di una settimana e qualche rudimento di lingua napoletana l’ha appreso da capitan Quagliarella, nello spogliatoio della Samp. Però una cosa gli è già chiara grazie alle parole di Zielinski, un amico, un collega di Nazionale e ora anche compagno di club: quella con la Juve non è mai una partita qualsiasi per il popolo azzurro.
Napoli, Bereszynski non vuole essere “solo” di passaggio: “Voglio imparare il napoletano”. I dettagli del suo prestito
Convocato contro la “sua” Samp, domani la “prima” al Maradona di Bartosz Bereszynski, il volto nuovo di gennaio scavato nella roccia dello scambio di terzini di fascia destra con la Samp: Zanoli a Genova a combattere per la salvezza e lui a sognare la gloria. “Essere a Napoli è un onore – ha detto ieri ai microfoni di Kiss Kiss – Vivo un periodo splendido tra il Mondiale e questa novità, sono molto felice. Non voglio fare presenza nella squadra: davanti a me c’è Di Lorenzo, un grandissimo, ma voglio dimostrare di poter garantire un contributo. Darò tutto”.
Polacco di Poznan, 30 anni compiuti a luglio, sei stagioni in Serie A alle spalle e la chance di trasformare in meraviglia la settima: “Già mi sento parte di questo gruppo. Sei anni fa sono partito dalla Samp con l’obiettivo di migliorarmi e ora sono qui: la sfida di Marassi è stata molto speciale per me, tante emozioni, ma penso solo alla prossima. Alla Juve: so quanto sia importante”.
In campo ci sarà tanta Polonia: “Milik e Szczesny sono compagni di Nazionale ma durante la partita non saranno nostri amici: sarà un due contro due con me e Zielinski. Speriamo di essere noi i più contenti alla fine”. E proprio dal suo Paese emergono i dettagli del diritto di riscatto concordato tra Sampdoria e Napoli in merito al trasferimento di Bartosz Bereszynski nel club partenopeo. Il laterale classe ’92 potrà essere riscattato a fine stagione per 1.8 milioni di euro: nel caso, scrive il tabloid Przeglad Sportowy, per il calciatore 30enne scatteranno altri due anni di contratto. E presto, magari, lezioni di napoletano: “Quagliarella ogni tanto parlava in dialetto ma non capivo nulla! Di certo voglio studiarlo anche nel rispetto delle persone che vivono qui”.
Se vuoi sapere di più sul Napoli, tieniti aggiornato con www.gonfialarete.com