“La legge Melandri ci rompe i coglioni da vent’anni. Come si fa a dire di curare i bilanci delle società che sono in perdita? Per curarli bisogna fare tabula rasa. Bisogna rapportare tutto al contesto attuale”. Il patron azzurro, intervenuto all’Università a Santa Maria Capua Vetere, riserva l’ultima stilettata per la concorrenza sleale, rivolto ad un professore: “La verità è che la maggior parte delle società ha i conti in rosso e continua a partecipare ai campionati come se nulla fosse”. E poi specifica…
Napoli, De Laurentiis: “La legge Melandri ci rompe i co….ni da vent’anni. Lo Stato è assente e rimanda”
“Bisogna garantire a tutti di arrivare, ma alcune squadre non hanno le capacità economiche, la Formula 3 non sta all’interno della Formula 1 ed il campionato è già compromesso. Lo stato è assente e rimanda. I procuratori sono un grosso problema, perché le società non possono esercitare una procura? Se c’è un’industria, perché i contratti devono essere di cinque anni? Perché non posso fare un contratto di otto anni? Dopo i due anni, soprattutto se il calciatore ha cambiato agente e quello ancora non ha ancora guadagnato, quello comincia a rompere le scatole. Così spinge per farlo cedere e prendere le commissioni di 5-10mln di euro. C’è stato un procuratore, Mino Raiola, pace all’anima sua, simpaticissimo, che prendeva 30-50 milioni di commissioni sulle spalle dei club, poi ci sono i casini, le perequazioni, i fallimenti… Avete visto su Netflix quello che ha combinato la Fifa negli ultimi anni? Hanno rubato miliardi e miliardi, loro che stanno in Svizzera, a Ginevra e Zurigo, fuori da ogni giurisdizione europea e nessuno li controlla. Io che sono molto rigido vengo contestato, io che sono per la legalità totale mi si dice che non sono tifoso. Io sono per l’organizzazione.”
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