L’edizione odierna de “La Repubblica” si è soffermata sugli scontri avvenuti tra i tifosi del Napoli e quelli dell’Eintracht Francoforte.
Repubblica- Scontri ultras: il prefetto Claudio Palomba convoca un Comitato urgente per la sicurezza
Cinque auto distrutte, una volante della polizia in fiamme. Sono almeno venti i contusi, in serata. Quasi tutti appartenenti alle forze dell’ordine. Questo è il bilancio della giornata di follia tra i tifosi di Napoli ed Eintracht. E’ l’inferno. Un’auto con i colori della polizia brucia. Altre 4 auto della questura distrutte, i vetri in frantumi. La piazza a ferro e fuoco. È un miracolo che non ci scappi il morto. Una catena di errori, su più livelli, porta al disastro. Erano in seicento, complessivamente. Prime scintille già nella notte tra martedì e mercoledì, si riprende ieri mattina. Gli ultrà dell’Eintracht attraversano il centro storico, corteo marcato dalla polizia. E i napoletani che vogliono picchiare dopo i colpi subìti a Francoforte il 21 febbraio. Poi, mentre i tedeschi sono in piazza del Gesù, calano dai vicoli dei Quartieri: un’onda, in duecento, spranghe, bombe carta, torce. E sorprendono alle spalle le forze dell’ordine. Alle 16.40, la macchina della sicurezza implode. Le divise restano in mezzo, sono costrette ad arretrare. I tedeschi a quel punto caricano gli agenti, lanciano tavolini, segnali stradali, tutto.
Perché non si è evitato il contatto tra “bande” travestite da tifosi? Perché è stato consentito a centinaia di “ospiti” tedeschi di poter raggiungere la città, nella consapevolezza che fossero esposti alle note minacce di vendetta dei napoletani (cui era stata riservata analoga guerra a Francoforte)? Il prefetto Claudio Palomba convoca per stamane un Comitato urgente per la sicurezza. Il caso resta politico. E mentre il dito è puntato contro il Viminale, i sindacati di polizia se la prendono con il Tar Campania. È già aperta l’inchiesta della Procura. Un arrestato, napoletano, per ora.
Carlo Gioia
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