Sulla carta è tutto fatto perché, è evidente, al Maradona è andata così bene che disfare quel giocattolo apparentemente perfetto sembrerebbe una follia, riporta Sportmediaset. Stefano Pioli, però, si riserverà un’ultima scelta, forse decisiva, sulla base dell’avversario. Come spesso, o sempre, gli accade.
Milan, il gruppo Pioli in vista del Napoli dipende da… Osimhen
Il grande dubbio in vista di un Milan-Napoli che vale una stagione riguarda la difesa, dove la scelta tra Simon Kjaer e Malick Thiaw potrebbe dipendere dalla presenza o meno, tra i partenopei, di Victor Osimhen, il cui recupero è da considerarsi, a oggi, complicato ma non impossibile.
Il punto è teoricamente semplicissimo anche se dilemma è di quelli che tolgono il sonno: l’esperienza e l’autorità del danese o la forza fisica e l’abilità nel gioco aereo del tedesco?
Come detto, la risposta potrebbe darla Osimhen. Spieghiamo: se il nigeriano non dovesse essere della partita, è probabile che Stefano Pioli possa riproporre lo stesso Milan che ha giocato una settimana fa a Napoli. Tomori si prenderebbe cura di Raspadori come fatto al Maradona con Simeone e la gestione della difesa sarebbe lasciata a Kjaer.
Se invece Spalletti decidesse di rischiare Osimhen, ecco che del campionato potrebbe occuparsi Thiaw, più forte fisicamente del danese e, soprattutto, quasi insuperabile sulle palle alte, determinanti nello scontro con un giocatore che di testa ha segnato tantissimo ed è sempre pericoloso. Nel secondo caso, a Tomori sarà lasciato il compito di scivolare all’indietro per chiudere la profondità a Osimhen, sicuramente più veloce di Thiaw.
A meno che, possibilità più difficile ma non proprio remota, il tecnico rossonero non decida, a sorpresa, di riproporre la coppia Thiaw-Kjaer, perfetta contro il Tottenham. Controindicazione: entrambi non troppo veloci e, in questo senso, poco adatti a prendersi cura, in prima e seconda battuta, della coppia Osi-Kvara.
Per il resto i dubbi dovrebbero essere ridotti allo zero o quasi. Calabria e Theo saranno gli esterni di difesa, Krunic e Tonali i due mediani, Leao e Bennacer si muoveranno alle spalle di Giroud.
E l’ultimo titolare? Quasi scontato Brahim Diaz, ma non certissimo di una maglia, non fosse altro per le parole di Pioli che ha ricordato i problemi che Di Lorenzo e Mario Rui hanno creato al suo Milan venendo dentro il campo.
Quindi Brahim Diaz al 70%, ma qualche possibilità anche per Saelemaekers, più adatto dello spagnolo a quel movimento in fase difensiva. Tanto più che l’iniziale esclusione di Brahim permetterebbe a Pioli di tenersi un cambio buono sulla trequarti e uno sulla fascia, dove Messias, tornato a disposizione, potrebbe far rifiatare a gara in corso Saelemaekers.
Difficile immaginarsi altro di diverso, anche se l’allenatore milanista ha dimostrato più di una volta di saper studiare l’avversario e stupire. Un avversario che dal 4-0 di una settimana fa avrà certamente imparato la lezione e preparato contromisure.
Una, la più importante, Spalletti se la porterà fino all’ingresso del tunnel che porta al prato del Meazza. Quando si scoprirà davvero se quel che trapela su Osimhen sia verità o semplice pretattica.
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