L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” ha commentato la gara tra Napoli e Milan, in cui i rossoneri, grazie al pareggio per 1-1, si sono qualificati alla semifinale di Champions League.
Gazzetta- Al Napoli sono mancate le gambe, la lucidità e l’esperienza!
Il 74% di possesso e i 16 corner a uno raccontano quanto ci abbia provato il Napoli, partito fortissimo. Il pareggio di Osimhen nel finale suona come un rimpianto: cosa avrebbe potuto fare il Napoli con il suo centravanti al top? Tutta la squadra di Spalletti si è presentata al gran ballo senza il vestito buono: deludenti Zielinski, gli esterni e Kvara, che ha sbagliato un rigore e non ha risposto a Leao. Sono mancate le gambe, la lucidità e l’esperienza di cui il Milan storicamente abbonda. Ma l’eliminazione non toglie un grammo alla straordinaria stagione del Napoli e non deve guastare la meritatissima festa scudetto.
Al minuto 20 pt, giusto il penalty che viene assegnato al Milan per fallo di Mario Rui a Leao: sulla battuta di Giroud, due uomini del Napoli (nel frame in alto) “invadono” l’area ma è dirimente il “piede sul terreno” di chi poi entrerà in possesso, cosa che Juan Jesus (che poi spazza la ribattuta di Meret) non ha. Roba di attimi. Quindi, niente ripetizione dovuta. Al 36’ Leao entra in scivolata su Lozano: poca palla, molto piede. Marciniak non dà rigore e il Var lo spalleggia perché conta anche la valutazione da campo: ma è più rigore che no, anche per l’entrata imprudente del milanista.
Carlo Gioia
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