Ha fatto chiarezza sul calcio di rigore calciato dall’attaccante francese (sbagliato e ben parato dal napoletano Meret) nella partita di Champions League tra Napoli e Milan: ecco perché non doveva essere ripetuto.
IFAB, spiegato il motivo per cui il rigore di Giroud in Napoli-Milan non andava ripetuto
Ad agitare le acque ci sono state le voci su un errore commesso dall’arbitro Marciniak che avrebbe dovuto far ripetere il tiro dal dischetto a causa dell’ingresso di un giocatore nell’area all’interno dell’area di rigore. La posizione discussa è quella di Juan Jesus: il difensore brasiliano ha cominciato la sua corsa durante l’esecuzione del tiro, per poi spazzare via il pallone dopo la parata per evitare ribattute.
“La posizione di un giocatore alla ripartenza è determinata dalla posizione dei suoi piedi o di qualsiasi parte del suo corpo che tocchi il suolo, ad eccezione di quanto indicato nella Regola 1”. Nel caso di Juan Jesus, nessuna parte del suo corpo toccava il terreno di gioco nel momento dell’esecuzione di Giroud. Sui social l’istituto ha citato la parte di regolamento che chiarisce la situazione accaduta in Napoli-Milan: “Se, durante un calcio di rigore, un giocatore ha una parte del corpo (piede, braccio, testa ecc.) che sporge in aria dall’area di rigore ma non tocca il suolo, si tratta di invasione? “. L’istituto dei regolamenti del calcio ha le idee chiare in merito: no.
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