Dall’introduzione del VAR ci sono sempre stati due chiari e definiti schieramenti: quelli a sostegno completo della tecnologia e chi lo vede come quasi come un disturbo al regolare svolgimento di gioco. Alla prima appartiene sicuramente Gianluca Rocchi, ex arbitro internazionale e ora designatore della Can A e B italiana. Lo riporta Calcio & Finanza.
Serie A e arbitri, i dati del VAR nel 2022/23: secondo l’AIA 0,66% di errori
Durante l’ultimo giorno di eventi della Milano Football Week, Rocchi ha mostrato ai presenti alcuni dei dati raccolti dall’inizio dell’utilizzo della VAR in Serie A in questa stagione. “Sono stati 1820 i check ufficiali. Senza questo strumento avremmo avuto 129 errori in più. Ci sono stati, invece, 12 chiamate errate nonostante l’utilizzo del VAR, visto che dietro a ogni tecnologia ci sono sempre delle persone. Tutti chiedono la perfezione, ma gli esseri umani non sono perfetti, quindi sarei molto contento se finissimo con questi numeri che comunque cerchiamo di migliorare. Si pensi – ha concluso Rocchi – solamente ai casi di fuorigioco che vediamo settimanalmente su tutti i campi. Solo in Inter-Sassuolo ci sarebbero stati due gol assegnati nonostante una posizione irregolare che dal vivo non è stata colta, ma grazie alla tecnologia sì. Pensate a quanto ci aiuta. Il VAR è uno strumento straordinario”. Infine, dai dati mostrati dal designatore, la percentuale di errori è scesa del 90,7% grazie all’utilizzo della tecnologia.
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