Sentenza attesa a giugno: il patteggiamento affretta i tempi, pesa il giudizio di antisportività. E sullo sfondo resta la questione Superlega
UEFA, la guerra contro la Juventus non è finita: in arrivo la squalifica in Europa
La guerra non è ancora finita, anzi, deve ancora cominciare. Chiuso il capitolo Italia, con il patteggiamento che ha portato all’ammenda di 718mila euro per la manovra stipendi e gli altri filoni di indagine ancora aperti, la Juve deve ora fare i conti con la UEFA che, da organo indipendente, ha aperto un fascicolo sui bianconeri che verrà valutato con attenzione nei prossimi giorni. Il nodo della questione è tutto qui: la Juve, così come Milan, Inter e Roma, ha firmato qualche mese fa un settlement agreement (accordo transattivo, ndr) con la UEFA perché, in tema di Fair Play Finanziario, i conti non erano ancora del tutto a posto. La sentenza passata in giudicato sulle plusvalenze fittizie rappresenta una violazione dell’accordo con la Uefa? Se la risposta sarà affermativa, l’esclusione dalle coppe almeno per un anno sarà inevitabile.
La sentenza dovrebbe arrivare entro fine giugno e non lascia del tutto tranquilli i bianconeri. A Torino si aspettano un anno senza Europa e, tutto sommato, credono di aver limitato i danni. Il problema è che un anno potrebbe essere solo un auspicio, perché non è affatto detto che la Uefa decida di non infliggere alla Juve una pena anche peggiore. Impossibile saperlo quando e cosa prevede la pena. Le indagini UEFA sono indipendenti. Il vero effetto concreto è che adesso Nyon non può permettersi tempi lunghi: a fine agosto si giocano i playoff di Conference e ci sono i sorteggi delle coppe. Quindi è necessaria una decisione, per capire se sarà iscritta la Juve o subentrerà l’ottava della Serie A.