L’allenatore insignito del premio di migliore della Serie A nel 2022/23 non potrà “esercitare” nella prossima stagione, a meno che non intenda versare una cospicua penale al suo, ormai, ex datore di lavoro. Parliamo di Luciano Spalletti, che ha deciso di lasciare il Napoli a fine stagione e di chiudere anzitempo l’esperienza che lo ha portato a vincere il suo primo Scudetto della carriera e dopo trentatré anni dai fasti maradoniani in città.
Napoli, Spalletti si ferma: al club azzurro penale da 3 milioni se il tecnico torna ad allenare nel 23/24
Come spiega La Gazzetta dello Sport, le divergenze di vedute con il presidente Aurelio De Laurentiis sono state a tratti anche evidenti. E quella Pec inviata dal patron del club partenopeo per esercitare unilateralmente il prolungamento del contratto di fatto oggi serve solo a far star fermo l’allenatore che ha guidato Osimhen e compagni negli ultimi due anni. Sì perché nell’accordo per chiudere il rapporto col Napoli, Spalletti ha dovuto accettare non solo l’anno sabbatico ma anche una penale di 3 milioni nel caso intendesse riprendere in questa stagione ad allenare.
Va detto che durante la stagione almeno un grande club si è “avvicinato” a Spalletti per conoscere le sue intenzioni future. Il tecnico toscano ha rimandato chiunque, restando concentrato nella sua opera magna, e al tempo stesso mostrando lealtà nei confronti del club. Domenica riceverà il premio della Lega e poi saluterà. Vedremo poi se “resisterà” al richiamo dell’erba o gli basterà il verde delle colline toscane o quello del Bosco Verticale di Milano (noto grattacielo del quartiere Isola) dove vive con la sua famiglia.
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