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Napoli, Rudi Garcia si presenta: “Il primo regalo è essere qui a Napoli con voi”

Rudi Garcia
Photo by FRANCK FIFE/AFP via Getty Images

Dopo aver conosciuto il nuovo tecnico del Napoli, grazie al Twitter rilasciato lo scorso 15 giugno dal Presidente Aurelio De Laurentiis, nella giornata odierna l’allenatore francese è intervenuto in conferenza stampa, al salone delle feste della reggia di Capodimonte. Con lui, presente anche il patron partenopeo che in queste ore sta mettendo a punto gli ultimi dettagli per la nuova stagione con il successore di Luciano Spalletti.

Napoli, Rudi Garcia si presenta: “Il primo regalo è essere qui a Napoli con voi”

Benvenuto a Napoli, Rudi Garcia, cominciando dal nuovo allenatore, che effetto le fa essere qui e cosa pensa di ottenere come primo regalo: “Il primo regalo è essere qui a Napoli con voi, la cosa bella che arriva da me e dal presidente sono le ambizioni. Vorrei salutare i tifosi per l’accoglienza e fare i complimenti a De Laurentiis e la sua squadra per ciò che hanno fatto la scorsa stagione. Vedendo la città tappezzata mi è subito stato chiaro come la città sia attaccata alla squadra ed il mio obiettivo è quello di continuare questa striscia”

Quale sarà la base di partenza per il suo lavoro: “Ci siamo trovati con il presidente per le ambizioni, io gioco tutte le competizioni per vincere, certo che la Champions League è un livello molto alto, ma io sono qui anche per sognare. Vincere lo scudetto è una bellissima cosa ma credo che il Napoli debba mostrare il suo massimo valore anche in Europa”.

A De Laurentiis- Come mai ha scelto Garcia per la panchina partenopea: “Questo è ciò che ho fatto credere a voi, ho lavorato per molto tempo alla festa scudetto, inizialmente non ho avuto il tempo di sondare il terreno. Nei prossimi anni cercheremo di fare ancora meglio le feste. A partire dal 5 giugno ho cominciato a cercare l’allenatore, ci ho messo 11 giorni. Ho selezionato coloro che giocavano con successo con il 4-3-3, per era fondamentale non snaturare l’assetto della rosa che avevamo. Nella mia verifica, aver visto che Rudi a Roma era arrivato per 2 volte secondo, e che addirittura il primo anno aveva cominciato con 10 successi di fila, mi ha fatto pensare che facesse al caso nostro. Poi, anche per ciò che ha fatto con il Lione in Champions League, competizione che sapete quanto io vorrei conquistare, nonostante io non ammiri questo sistema”.

Qual è la cosa che la spaventa di più dopo l’anno di Spalletti?: “Io non ho paura di niente -afferma Garcia- penso che questa vittoria in campionato debba dare fiducia ad ognuno di loro ma quando si inizierà la nuova stagione tutto riparte tutto da zero, è molto difficile dire che senza fare sforzi, senza il collettivo, si possa arrivare ad obiettivi di squadra. Bisogna dimenticare, dunque, salvo che mantenere le ambizioni. Ciò che mi è piaciuto con Spalletti è stata la squadra in se, che giocava bene e difendeva tutta insieme, anche con l’aiuto della lunga panchina. Lasciatemi il tempo di lavorare con i miei calciatori per farlo a bomba”.

De Laurentiis aggiunge: “Osimhen sapete tutti quanto sia importante, se poi dovesse arrivare qualche grande offerta la prenderemo in considerazione”.

Che Garcia ritroviamo dopo 7 anni?: “E’ un vero piacere tornare in Italia, non vedo l’ora di scoprire la città, sono qui sicuramente molto più maturo. Darò il meglio. Qualsiasi allenatore si siede la prossima stagione sulla panchina del Napoli sa che il compito è arduo, perchè bisogna almeno ripetere la scorsa stagione. Ovviamente io non rivoluzionerò tutto, se la squadra somiglia a quella della scorsa stagione è ovvio che metterò il mio tocco, anche senza cambiare molto. Voglio che i miei giocatori abbiano una cultura tattica, su questo bisogna lavorare, anche se il mio modulo sarà il 4-3-3 voglio che ci siano più piani possibili, anche per sorprendere gli avversari”.

Cosa bisogna lasciare invariato per rimanere l’asticella alta?: “Sicuramente la voglia, se la squadra vorrà lottare con me sicuramente saremo sempre pronti. Alcuni giocatori, anche giovani, credo che possano migliorare, io cercherò di svegliarli nel caso in cui qualcuno si dovesse adagiare. Faremo di tutto per rendere la squadra competitiva”.

Quanto è importante per lei ritrovare un giocatore che conosce, Anguissa: “L’ho fatto esordire io quindi si lo conosco molto bene. Ha fatto un salto di qualità da quando è uscito dal Marsiglia, l’ultima partita che abbiamo fatto insieme era quella in finale di Europa League. Questa stagione ha dimostrato di essere un uomo molto importante. Sono contento di ritrovarlo, lui sa che sarò molto esigente proprio perchè lo conosco bene”.

Volevo sapere come secondo lei è cambiato il calcio italiano in 7 anni, ha chiesto qualcosa al Presidente sui giocatori? : “3 squadre italiane nelle finali Europee mostra come il calcio italiano sia tornato in alto. Speriamo di portare in alto in Europa anche i colori del Napoli. Non ho chiesto nulla al presidente, io qui ho sposato il progetto sportivo perchè volevo solo essere sicuro che il presidente volesse vincere trofei, il resto non è stato importante. Sono nel calcio da un po’ di tempo, se c’è qualche offerta irrinunciabile è normale che ci sia qualche cessione, ma io ho fiducia nel settore tecnico perchè nessun calciatore è insostituibile. Nella squadra dello scorso anno alcuni giocatori hanno fatto benissimo anche se non erano molto noti”.

Su Kim e Osimhen risponde De Laurentiis: “Con Victor abbiamo già parlato, prima che organizzassi la festa del Napoli e quindi con lui siamo in linea di massima in accordo per un prolungamento del contratto di ulteriori 2 anni. Per quanto riguarda gli altri giocatori studieremo con Rudi perchè sono convinto che la preparazione nei ritiri sia fondamentale. Noi abbiamo rifiutato di andare a Manchester con lo United e stiamo rifiutando molte proposte, per la seconda parte dal 28 luglio al 12 agosto, per far venire molte squadre a Castel  Di Sangro per non dover partire e perdere 3 giorni. In quel periodo bisogna mettere molta benzina nei meccanismi, perchè si possa durare a lungo senza avere sfiammate nelle prime partite ma avere una durata per tutto il campionato, è importantissimo allenarci in questi 2 ritiri e durante quel periodo, ma anche già da oggi, stiamo vedendo chi potrebbe restare e chi meno. I contratti c’entrano poco, molto dipende dalla volontà dei calciatori. Devo ringraziare Spalletti per aver chiesto un anno sabatico perchè dopo aver vinto un campionato a distanza di 33 anni la sazietà può giocare un brutto scherzo”.

De Rossi nella sua Roma aveva un ruolo importante, crede che Lobotka sia difficilmente sostituibile?: “Il cuore del mio gioco è sempre stato il centrocampo, quindi anche la forza della squadra che ha vinto lo scudetto era questa. Questa rosa è folta di giocatori forti, che anche grazie ai 5 cambi ci permette di fornire maggiori soluzioni. Lobotka è un giocatore fantastico, mi auguro di trovare ancora in questo reparto giocatori che hanno un buon possesso palla ma anche che difendono subito quando gli avversari la recuperano”.

Oltre la logica dei numeri, per De Laurentiis, quanto è cambiato il senso della conquista sportiva dopo aver vinto lo scudetto quest’anno?: “Per Lobotka vi annuncio che è un caposaldo fino al 2028, è chiaro che comunque bisogna avere delle possibili sostituzioni. Sulla mia competitività non è cambiato nulla. Derivando io dal mondo del cinema, la competitività in casa De Laurentiis è sempre stato un comportamento istintivo, cerchiamo di fare tutto ciò che è più complicato. Adesso, dunque, proviamo a replicare in campionato, a vincere in Europa, anche se non basta, c’è da cambiare il mondo del calcio. Io non faccio politica perchè a me piace il mondo dei contenuti, io non sono l’uomo del compromesso”.

La pressione e le attese della piazza, danno più carica a Rudi Garcia?: “Danno più carica e spero sia lo stesso per la nostra squadra. Adesso il mio compito è quello di mostrare che noi siamo all’altezza di portare lo scudetto sul petto”.

Ha già avuto modo di contattare altri calciatori, oltre Anguissa? E poi porterà nuovi assistenti?: “Porterò 3 elementi dello staff, che si sommeranno alle grandi competenze nella squadra campione d’Italia. Nonostante la guida della squadra sia mia, oggi si lavora molto sui video e i miglioramenti individuali quindi sarò sicuro che faremo un bel lavoro, che deve essere sempre essere finalizzato ad un bel risultato”.

Andrea Alati

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