Prima ammesso, poi escluso dalla serie B, ora si va ai tempi supplementari. Sembra una partita destinata a non finire mai, quella tra il club bluceleste e la Cadetteria ritrovata dopo mezzo secolo di sofferenze dopo la doppia finale vinta con il Foggia e terminata con una città in festa fino alla notte fonda di domenica 18 giugno.
Lecco, esclusione per i lombardi dalla B: la Commissione stadi boccia l’iscrizione. Pronto il ricorso
In una giornata in cui sembrava che la società avesse già entrambi i piedi in serie B e in città qualcuno cominciava a stappare bottiglie di champagne, in serata è arrivata la doccia fredda.
La Covisoc – e soprattutto la commissione infrastrutturale – ha mandato dei rilievi a Reggina (qui i problemi sono di natura economica e il Brescia da poco retrocesso è il primo candidato al ripescaggio) e Lecco, le cui domande di iscrizione al campionato di Serie B hanno presentato delle criticità.
I due club avranno tempo fino al 5 luglio di presentare ricorso, a quel punto ci saranno ulteriori relazioni degli organi tecnici che saranno girate poi al Consiglio Federale che il prossimo 7 luglio luglio prenderà una decisione.
Intervistato dal Quotidiano Sportivo Paolo Di Nunno, presidente del Lecco, si sfoga dopo il respingimento dell’iscrizione in Serie B dei lombardi da parte della Covisoc: “Io il campionato l’ho vinto, non me l’hanno regalato e allora, signori, mi dovete dare la Serie B. Altrimenti, sapete cosa c’è: mollo tutto, questo calcio è sporco e la smetto di spendere soldi inutilmente. Sono stanco e mi sta venendo voglia di lasciare tutto. Mi chiedo che senso abbia giocare se ci tolgono una promozione che abbiamo conquistato con merito sul campo. Che senso ha tutto questo, allora chiudiamo i campionati e andiamo tutti al mare. Adesso prenderò un avvocato e chiederò spiegazioni alla Federazione. Mi devono spiegare perché le società pulite come la nostra restano fuori solo perché abbiamo lo stadio piccolo. Non è colpa mia se il Rigamonti-Ceppi non è adatto a fare la Serie B e in questa città non si può costruire uno stadio nuovo perché attorno ci sono solo montagne”.
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