Rudi Garcia, durante un confronto in piazza a Dimaro con i suoi nuovi tifosi, ha commentato i due temi più caldi dell’estate azzurra: La nascita del nuovo Napoli, detentore del campionato, ed il futuro di Victor Osimhen.
Garcia a 360 gradi: “Qui il calcio sembra una religione, abbiamo tante possibilità di vincere!” E su Osimhen…
Nel corso della serata, nel cuore di Dimaro Folgarida, è andato in scena il consueto confronto serale tra squadra e tifosi. Quest’oggi è toccato al neo allenatore, Rudi Garcia, rispondere alle domande dei suoi tifosi.
“Semplicemente quando sono arrivato in città, anche se i giocatori erano in vacanza sono venuto intorno a metà giugno e ho visto Napoli tutta azzurra. Tante bandiere, striscioni per lo Scudetto e questo mi è piaciuto molto. Ho capito che è più di una passione, qui il calcio sembra quasi una religione e mi piace tanto”, Rudi Garcia ha esordito in questo modo in conferenza stampa, citando nuovamente l’immenso amore dei tifosi verso la squadra e la città.
I sostituti di Ndombele e Kim MinJae
“Come difensori centrali abbiamo Juan Jesus, Rrahmani e Ostigard che sono ottimi giocatori. Questi li abbiamo in casa e non si muovono. Poi se possiamo trovare un quarto che abbia qualità da titolare, ben venga, altrimenti ne ho già tre.
Devo allenare tutto il gruppo per conoscerli meglio ma abbiamo tanta qualità a centrocampo, sono complementari e ci sono alcuni che possono fare gli esterni d’attacco ed anche questo ruolo. Ndombele l’ho conosciuto in Francia da avversario, ma non c’è e troveremo un giocatore per sostituirlo. Chi è a Napoli deve saper giocare a pallone, ma vorrei un calciatore di fisicità per aiutare in questo Anguissa”.
Sul futuro di Osimhen
“E’ sotto contratto, arriva domani con tutti gli altri. Lo ripeto, quando ho incontrato De Laurentiis ci siamo trovati sull’ambizione. Il presidente è molto ambizioso, ha fatto grandi cose l’anno scorso e non vuole fermarsi. Avremo una squadra di qualità”.
La nascita del nuovo Napoli
“”Faremo in modo di fare un gioco bello ed efficace. Abbiamo fatto un grande acquisto con Gollini, avere due portieri forti è un’assicurazione. Inizieremo con il 4-3-3, devo vedere anche i giovani della Primavera per capire se qualcuno può restare con noi. Sapere di aver una squadra top rende difficile l’arrivo di giovani ma lavoreremo anche su altri sistemi di gioco. Vedremo se cambiare in corsa. Il 4-3-3 si può cambiare, ma i giocatori devono essere bravi a farlo in corsa”.
Vincenzo Schiavo
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