Il nigeriano, da oggi a Dimaro, chiede un Napoli competitivo. De Laurentiis gli propone aumento di ingaggio e una clausola su cui ancora non c’è accordo
Napoli, Osimhen non firma il rinnovo fino a quando…
A Dimaro oggi è il giorno di Osimhen. Il centravanti nigeriano arriverà in ritiro insieme agli altri nazionali. La Gazzetta dello Sport fa il punto sulla trattativa per il suo rinnovo con il Napoli. Osimhen vuole restare, ma pretende un Napoli competitivo: per la firma aspetta di vedere i rinforzi che arriveranno dal mercato. De Laurentiis, da parte sua, gli propone un aumento e la clausola per liberarsi già dalla prossima estate.
La Gazzetta scrive che i rapporti fra De Laurentiis e l’agente Roberto Calenda rimangono buoni e soprattutto collaborativi, anche se siamo lontani da un accordo per il rinnovo del contratto del centravanti nigeriano. I motivi per cui ancora la trattativa non è ancora decollata sono altri e non solo economici. Nel senso che se la valutazione del cartellino, da parte del club, è intorno ai duecento milioni poi sull’ingaggio il giocatore col suo procuratore si attende un ragionamento consequenziale sulle cifre. E l’offerta di circa 6,5 milioni netti (più bonus) non sarebbe all’altezza di quella valutazione. Ma non finisce qui il discorso perché Osimhen è legato al club e alla città e chiede di conoscere quale sarà la competitività della squadra, insomma come verranno sostituiti i partenti (dal sicuro Kim, ai probabili Zielinski, Lozano e Demme in scadenza fra un anno). Morale: Victor vuole restare per vincere e non per attendere lidi migliori”.
De Laurentiis offre a Osimhen un ingaggio altissimo, a cifre mai offerte a nessuno. E si tratta di un sacrificio notevole, che il club farebbe per mantenere alta la competitività “rischiando” di dover rivedere al rialzo le stime sul monte stipendi, abbassato drasticamente l’anno scorso a settanta milioni, una cifra inferiore di oltre il trenta per cento a quella del 2021”. Il Napoli è disposto ad offrire a Osimhen una clausola con cui liberarsi la prossima estate. Anche sulla cifra della clausola al momento non c’è sintonia. Cento milioni potrebbe essere una valutazione più vicina alla realtà. Ma al tempo stesso ogni parte può legittimamente credere che quella cifra sia troppo alta o bassa.
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