Competere con i salari offerti dalle squadre della Saudi Pro League è letteralmente proibitivo: Ronaldo guida con 200 milioni, poi Benzema e Kanté fino all’ex portiere dell’Inter
Saudi League, da CR7 a Cordaz: le 5 fasce di stipendi del campionato arabo
Regole precise e possibilità economiche pressoché illimitate. Questi i due capisaldi del massimo campionato dell’Arabia Saudita, quella Saudi Pro League che a colpi di milioni sta attirando sempre più calciatori dall’Europa. Il primo è stato Cristiano Ronaldo e a lui si sono aggiunti, fra gli altri, Benzema, Milinkovic-Savic, Mané, Brozovic e l’ultimo acquisto, per il momento, l’ex Atalanta e Milan Franck Kessié. Il calciomercato in Arabia chiuderà il 20 settembre con i plenipotenziari dei vari club che avranno a disposizione una finestra di mercato molto lunga per andare ad arricchire il campionato con qualche altro grande nome proveniente dall’Europa. Mentre la stagione 2023/24 inizierà ufficialmente l’11 agosto con la prima giornata di campionato.
Nell’attuale corsa sfrenata all’oro calcistico europeo la SPL ha individuato 5 grandi categorie di giocatori, cinque fasce che sono poi rappresentate da stipendi adeguati. Si va da Cristiano Ronaldo a Ciprian Tatarusanu. Il portoghese è stato il primo ad arrivare aprendo la strada, il romeno è in procinto di accordarsi con una piccola squadra. Come nella griglia dei giocatori c’è una prima classe, quella composta dai quattro grandi club, due di Riad, due di Gedda dei quali il Pif (Public Investment Fund) ha acquisito il 75%: Al Nassr, Al Hilal, Al Ittihad e Al Ahli. Più indietro ci sono Al Shabab (che ha Ever Banega da 3 anni) e Al Ettifaq, che ha preso Steven Gerrard e Jordan Henderson. Poi le piccole, neopromosse o realtà locali molto seguite: come l’Abha di Tatarusanu, scrive Gazzetta.
Ecco, Cristiano Ronaldo. Leggete la risposta sull’effetto provocato da CR7 sulla SPL nell’intervista qui a fianco e capirete perché i 200 milioni all’anno che sembra avergli garantito l’Al Nassr da queste parti sono considerati pochi. Ieri CR7 ha portato l’Al Nassr alla finale della Champions araba, ma è il traino mondiale fuori dal campo che ha fatto meritare a Cristiano questo stipendio.
La seconda fascia al momento parla francese ed è di un unico proprietario. L’esercito europeo è stato mandato alla carica dal sì, inatteso, di Karim Benzema. Pallone d’Oro in carica, vincitore di Liga e Champions League un anno fa, decisivo nel Real Madrid. Per Karim è stato preparato uno stipendio da 100 milioni.
C’è moltissima virtù nel mezzo del gruppo La terza fascia è quella più ampia. Il giocatore che guadagna di più è Riadh Mahrez: l’impatto dell’algerino sul mondo arabo è enorme e ha appena vinto il Triplete col City. Mahrez ha un ingaggio superiore ai 50 milioni, con alcuni dei suoi ex avversari del Liverpool piuttosto staccati, tra 42 e 40: Fabinho, Henderson e Mané.
In questa categoria rientrano Kanté, richiestissimo da svincolato in tutta Europa dall’alto di un Mondiale e di una Champions League vinta, e quattro ex “italiani”, Koulibaly, Milinkovic-Savic, Brozovic e Kessie, il cui passaggio dal Barça all’Al Ahli è ufficiale da ieri. Il Presidente è arrivato gratis in Catalogna dal Milan. Xavi l’avrebbe tenuto volentieri ma la Ragion di Stato ha portato alla sua cessione per 12,5 milioni: il Barcellona ha un disperato bisogno di liquidità. Kessie raggiunge Mahrez, Firmino e Mendy nel gigante di Gedda, neopromosso e in campo domani nella partita che tirerà su il sipario.
Un passo sotto, con stipendi tra i 10 e i 20 milioni, ci sono giocatori lì da tempo, come il citato Banega, o considerati in fase calante come Firmino, che prende quasi 20 milioni. Qui entrano anche giovani come i portoghesi Ruben Neves e Jota, o il francese Saint-Maximin. I portieri, certo, sono fondamentali ed è per questo che per la quinta fascia ecco l’ex milanista Tatarusanu, o Alex Cordaz, approdato dall’Inter all’Al Nassr di Cristiano Ronaldo.
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