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Napoli, qual è la forza del club sul mercato? Capirlo prima degli altri…

La Gazzetta dello sport dedica un interessante approfondimento sul modus operandi del club partenopeo sulle dinamiche di acquisto. Per certi versi illuminante e profetico.

Napoli, qual è la forza del club sul mercato? Capirlo prima degli altri…

Dal punto di vista strettamente numerico, verrebbe da dire che il vantaggio degli azzurri è tutto lì: nei 16 punti di distacco che (pur arrivando ai quarti di Champions) ha dato alla Lazio, i 18 all’Inter, i 20 al Milan. Cioè alle squadre che parteciperanno – partendo da una differenza quasi abissale – alla prossima Champions League, riporta la rosea.

Secondo altri, andando un po’ più profondità, senza fermarsi al primo dato che balza agli occhi, si potrebbe dire che il vantaggio del Napoli – nella scorsa stagione – sia stato quello di aver capito, intuito, le qualità di giocatori che si sono poi rivelati fondamentali. Con un lavoro incredibile anche in fase di programmazione. Da qui, a fronte di cessioni che hanno fatto discutere per tutta l’estate, l’esplosione di Kvara e l’assoluta affidabilità di Kim, che tra l’altro ha portato – in appena dodici mesi – una plusvalenza pazzesca. E’ con quei soldi che il club si sta muovendo, ad esempio su Gabri Veiga, per andare a prendere i campioni di oggi e ancora più di domani.

Ma forse il vero vantaggio accumulato dal Napoli è nell’aver immaginato, con larghissimo anticipo, quale sarebbe stato il vero, autentico, problema – probabilmente mondiale – per le squadre di livello. Quello degli attaccanti. Sì, perché l’Inter – scottata dal voltafaccia di Lukaku – si è trovata improvvisamente nella scomoda situazione di dover bussare a mille porte, da Scamacca a Morata.

Arrivando ad Arnautovic che, con il massimo rispetto per l’ex bolognese, non sembra il profilo che il club si era imposto all’inizio del suo percorso. Aver completato il mosaico, ad appena tre giorni dall’inizio del campionato, con un calciatore di 34 anni, pagato una decina di milioni di euro, non è proprio quello che si aspettavano i tifosi.

Ancora peggio sta andando alla Roma, che deve fare i conti con la difficoltà nel reperire l’attaccante giusto: fatto sta che Mourinho si trova costretto ad affrontare in emergenza le prime giornate senza il sostituto di Abraham, tra l’altro costretto all’operazione ormai da più di due mesi.

Ma che non sia facile piazzare la punta giusta al posto giusto è confermato anche dal Milan, che pur avendo speso parecchio – rivoluzionando il centrocampo ed aver completamente reinvestito i soldi incassati da Tonali – non sa ancora se dietro a Giroud possa sentirsi completamente garantito.

Insomma, come c’è stata ciclicamente una difficoltà a trovare il portiere di livello, poi il difensore dominante o il centrocampista leader, ora molte grandi si trovano costrette a setacciare il mercato internazionale – con tutte le incertezze che ne derivano, anche in termini di ambientamento – per sistemare la propria linea.

Ed è in questo, dicevamo all’inizio, che il Napoli ha soprattutto dimostrato di avere accumulato – grazie alle idee e al tempismo del suo staff – un vantaggio non indifferente. Perché pur avendo al centro del suo attacco e del suo progetto un calciatore fantastico come Osimhen, che da solo garantiva stabilità e tranquillità, il Napoli ha pensato bene dodici mesi fa di mettere altra benzina nel serbatoio. Come? Andando a prendere i due attaccanti disponibili più affidabili del campionato italiano, dunque già rodati e garantiti.

Ecco perciò Raspadori, ecco perciò Simeone, che rappresentano il massimo delle alternative. Già, perché se ci pensate le due “riserve” del Napoli – in questo mercato affannoso – sarebbero la soluzione titolare per parecchie squadre.

Anche grandi squadre. Ci sono, insomma, tanti modi per garantirsi un futuro e spaventare la concorrenza. Non solo andando all’estero e pescando calciatori in grado di rappresentare soluzioni tecniche e investimenti di primissimo ordine. Ma anche capendo in anticipo… dove va il mercato. In cui, mai come adesso, è la prova del 9 a farti stare tranquillo.

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