“Non voglio alimentare ulteriori polemiche. Ma sono state dichiarazioni sconfortanti, inappropriate e offensive nei miei confronti. Non rinnego il rapporto di amicizia con Roberto, che ha sempre dimostrato stile. Spero riveda la sua posizione”. Il presidente della Figc, Gabriele Gravina, in un’intervista al Corriere della Sera, interviene sulle dimissioni a sorpresa dell’ormai ex c.t. della nazionale Roberto Mancini e sulle dichiarazioni successive, in cui faceva riferimento alla mancanza di fiducia che lo aveva portato alla decisione. “Non ho mai invaso il campo, mai suggerito un giocatore, mai ho chiesto la formazione. Non meritavo parole così” continua Gravina.
FIGC, Gravina ne ha per tutti: “Mancini offensivo, De Laurentiis inopportuno”
“Roberto non mi ha mai detto che voleva andarsene. Ho sentito parlare di dimissioni per la prima volta dalla moglie, Silvia Fortini, che è il suo avvocato, il giorno prima che arrivasse negli uffici della Federcalcio una pec formale. Considerati i rapporti personali avrei apprezzato di più se Mancini mi avesse espresso la sua volontà guardandomi negli occhi”. E sulla clausola di uscita dal contratto qualora l’Italia non si fosse qualificata per l’europeo. “Stendiamo un velo pietoso. Più facciamo certi discorsi e più l’amarezza cresce. Le motivazioni di Mancini sono deboli e superficiali”.
Per nulla tenero nei confronti di Roberto Mancini, Gabriele Gravina, numero uno della Figc, ha attaccato pure Aurelio De Laurentiis: “Non doveva parlare del contratto di Mancini, è stata una invasione di campo – le sue parole al Corriere della Sera -. Certe dichiarazioni mi sono sembrate inopportune come quando ha detto che se volevamo Spalletti avremmo dovuto pagare. Spalletti mi ha subito detto che la clausola è un problema tra lui e il Napoli. E la Figc non ha mai pensato di subentrare”.
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