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Maradona, mille giorni dal saluto al mondo di Diego: il ricordo commosso della famiglia

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Mille giorni e sentirli. Tutti. Chi ha amato Diego Armando Maradona, e la lista è bella lunga, ha percepito forte la sua assenza nel corso di queste settimane che sono diventati mesi e poi anni. A rendere omaggio al Pibe de Oro, sono state le figlie Dalma e Gianinna e le sorelle riunitesi per l’occasione a Villa Fiorito dove hanno voluto ricordare il fratello defunto con i responsabili della ONG “Sal de la tierra” e le donne leader locali.

Maradona, mille giorni dal saluto al mondo di Diego: il ricordo commosso della famiglia

Mille giorni di dolore per chi ha amato e ama Maradona, dall’Argentina a Napoli, quella che è stata la sua vera casa, dove si è festeggiato il terzo scudetto anche con Lui. A Buenos Aires è calato il silenzio sull’inchiesta della magistratura nei confronti di otto medici e infermieri indagati per la morte del Pibe, avvenuta il 25 novembre 2020 in uno spoglio appartamento di Tigre, comune della grande provincia di Buenos Aires.

Gianinna, la figlia di Diego Armando Maradona, ha scritto una lettera per ricordare il papà, venuto a mancare all’età di 60 anni il 25 novembre 2020 e mai dimenticato dal Napoli e dalla sua gente.

“Il tempo non guarisce nulla, il tempo sistema alcuni sentimenti ma il dolore non è trasferibile. Si passa come si può, combattendo tra mille fronti aperti e una costante richiesta di GIUSTIZIA. Io e Dalma non ci fermeremo, non ci piegheranno. Ogni giorno che passa è un giorno in meno per incontrarci di nuovo, ovunque tu sia spero che tu sia sereno, con il tuo bel sorriso disegnato e la tv non esiste. Non si può ricomporre ciò che non è mai esistito. 1000 giorni senza poterti abbracciare ma ti porto comunque con me, sei nelle risate dei tuoi nipoti, negli abbracci con mia sorella, nelle carezze di mamma, in ogni ricordo della bella famiglia di sostenitori che ci hai lasciato! Ti vogliamo bene Babu!”

Gianinna, parlando di “giustizia“ e di “banda di mafiosi”, si dovrebbe riferire ai medici che sono finiti sotto processo dopo la morte di Diego Armando Maradona. Si tratta di 8 persone imputate per omicidio colposo semplice, con dolo eventuale. Per questo reato in Argentina si rischiano tra gli 8 e i 25 di reclusione. “Giuro che questa banda di mafiosi cadrà e quando cadranno riusciremo a vivere in pace. Fino a quando non ci incontreremo di nuovo ti scrivo da qui, continuo a mandarmi segnali che abbracciano la mia anima, mi fanno sentire e mi spingono a continuare. Grazie per essere il mio papà! Mi manchi ogni giorno un po’ di più!“, chiude Giannina.

La ricorrenza del doloroso evento è stata ieri, martedì 22 agosto, ed il luogo è uno di quelli più cari a Diego Armando Maradona. Ad accogliere le sorelle del fuoriclasse argentino è stata Marita, responsabile della ONG, assieme a Padre Leo. I due responsabili hanno raccontato tutto ciò che fanno per sfamare le famiglie bisognose del quartiere. Così anche i familiari del Pibe de Oro hanno voluto collaborare attraverso donazioni e qualsiasi cosa possa essere utile a un’attività benefica che ogni giorno accoglie un numero impressionante di bambini. D’altra parte questo è il modo migliore per ricordare un caro che non c’è più. Preghiere sì ma anche fatti per chi è ancora tra noi e lotta cercando un domani migliore.

“Quella che abbiamo provato è stata un’emozione molto grande. Ritornare nel quartiere che ci ha visto crescere e dove nostro fratello è stato sempre presente per noi è molto emozionante“, ha confessato una commossa Rita Maradona. Tra le donazioni figurano riso, pasta, farina, alfajores e succhi nutrienti, pantofole e vestiti per i bambini che ogni giorno ricevono il loro cibo. Cose utili, insomma, per affrontare la quotidianità. “Tocca a noi ora portare avanti l’eredità e aiutare i ragazzi e tutte le persone che sono in difficoltà – le parole di Rita – e abbiamo scelto Fiorito per cominciare perché è il suo quartiere ed è qui che ha anche collaborato“. La sorella di Diego è presidente di di Sattvica, la società che detiene i diritti sul marchio del fratello.

 

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