Alessio Dionisi presenta la sfida di domani sera al Maradona contro i campioni d’Italia, che quest’anno – dopo l’addio di Luciano Spalletti – sono allenati da Rudi Garcia…
Sassuolo, Dionisi in conferenza: “A Napoli con la nostra mentalità. Su Berardi…”
Dopo l’Atalanta il Napoli. Clima caldo da tutti i punti di vista…
“Bello e stimolante dopo una partita fatta bene in cui non abbiamo ottenuto niente dal risultato ma dalla prestazione sì. Di solito chi vince il campionato è la prima favorita per l’annata successiva, come ha detto qualche mio collega, e sarà bello e stimolante. Sulla carta siamo sfavoriti ma vogliamo stravolgere la carta”.
Il Napoli per certi aspetti sembra la squadra dell’anno scorso…
“Credo che il Napoli, come tutte le squadre, debba giocare per trovare condizione e linee di passaggio. Sembra la stessa squadra dell’anno scorso perché ha cambiato poco. La forza del Napoli si è già vista nella prima partita. Domani dovremo difendere da squadra e dovremo prenderci delle responsabilità per giocare perché dobbiamo andare lì a fare la partita, non una partita difensiva”.
Ci saranno Racic e Pedersen?
“Rientra Ruan, ci saranno Racic e Pedersen e questo rientra tra le notizie positive”.
E Berardi?
“Me l’aspettavo come prima domanda, non mi cogli impreparato. Domenico si è allenato con la squadra ma abbiamo valutato di non portarlo vista la condizione. Sarà sicuramente disponibile alla prossima al 100%, però ho e abbiamo ritenuto di non portarlo domani per farlo allenare in funzione della prossima”.
Con l’Atalanta più fatica davanti che dietro?
“La squadra mi ha ‘sorpreso’. Quella con l’Atalanta è la gara che abbiamo interpretato meglio se ci metto dentro anche quelle del precampionato. Sappiamo che l’Atalanta è una squadra forte, tutte le squadre assumeranno un’identità e anche noi lo faremo. Per me abbiamo fatto una buona prestazione soprattutto nel primo tempo, fino a quando ha retto la condizione fisica. Nel secondo tempo siamo stati meno bravi con la palla perché le gambe non erano più le stesse. Recuperando qualcuno, aggiungo anche Ferrari che è dentro al 100% e questa è una notizia positiva, sicuramente anche a partita in corso”.
Io metterei il catenaccio, lei come pensa di poter arginare l’attacco del Napoli?
“Per certi aspetti potrebbe pagare per altre squadre, noi non abbiamo le capacità di star lì per tutta la partita e potrebbe anche non pagare perché il Napoli ha un potenziale offensivo tra i più importanti del campionato. Dobbiamo andare lì con la mente libera e dovremo essere più prestativi che con l’Atalanta: il nostro obiettivo è andare lì, riconoscerci e fare risultato”.
Il Sassuolo di solito punta sugli italiani, con l’Atalanta c’erano 3 italiani nella formazione titolare. Perché? Perché non si trovano più giovani calciatori italiani?
“Questa domanda andrebbe girata ai dirigenti perché fanno delle scelte ma anche per il lato economico. Il calcio è fatto di passione ma è anche un business e alcune scelte non vengono fatte in base alla nazionalità. Noi abbiamo messo qualche italiano in più quest’anno e sono contento di questo”.
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