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Inter, una rosa costosa per competere al meglio: l’evoluzione dei nerazzurri

Anche questa estate, come spesso è accaduto negli ultimi anni, la rosa a disposizione di Simone Inzaghi ha avuto più di qualche semplice ritocco. L’Inter ha una rosa dal valore di circa 550 milioni, investiti con costanza negli anni dai vari presidenti, investimenti però che hanno portato la società a navigare in acque non proprio tranquille. Infatti, il club ha voluto rimpinguare le casse che da tempo hanno bisogno di introiti consistenti, seppure, senza modificare il valore della squadra.

Inter, una giocata da 50 milioni

Partendo dalla porta, il modo migliore per fare cassa è stato vendere Andre Onana, semifinalista di Champions League con l’Ajax e finalista lo scorso anno, arrivato a parametro zero e venduto per poco più di 50 milioni. Lo storico capitano Samir Handanovic ha lasciato la squadra così come Cordaz, entrambi egregiamente sostituiti da Di Gennaro e Audero che percepiscono stipendi tutto sommato esigui. Il colpo da 90 arriva con Sommer. Il portiere ha una ricca esperienza internazionale, primo portiere al Borussia Mönchengladbach nonché, primo al Bayern Monaco, chiamato per sostituire l’infortunato Neuer. Un investimento di pochi milioni che ha assicurato ai nerazzurri esperienza; qualità e un pararigori.

Inter, così cambia la retroguardia

Sebbene l’affare legato ad Onana sia stato un colpo da maestro di Auslio e Marotta, la situazione legata al trasferimento di Skriniar è stata ben più disastrosa. Lo slovacco ha raccolto negli anni una fama internazionale importante. La sua ambizione e la sua fame di vittorie però, lo hanno portato a scegliere una nuova squadra tra le varie pretendenti. Quella più convinta è stata il PSG ma, a causa del mancato rinnovo, il difensore è dovuto partire a parametro zero dopo una telenovela estenuante. Chiusa la pratica cessione però, la beneamata non si è scoraggiata ed ha trovato subito in Acerbi prestazioni; fame di vittorie e attenzione difensiva che gli sono valse il riscatto dalla Lazio. Darmian è totalmente rinato da braccetto difensivo destro perciò, spesso e volentieri, si è guadagnato il posto da titolare che quest’anno si giocherà con Benjamin Pavard. Ultimo ma non per importanza l’altro neo-arrivato Bisseck. Un giovane che nelle prime uscite stagionali ha dimostrato grande sicurezza e che potrebbe seguire le orme di Alessadro Bastoni, uno dei pochi “veterani” della squadra. Infatti, sebbene sia giovanissimo, il classe 99′ è uno dei pochi “sopravvisuti” dal 2020 ad oggi.

Inter, un centrocampo da sogno

Ovviamente è cosa nota che l’Inter abbia uno dei centrocampi più forti d’Europa. Il nuovo innesto del Sassuolo, Davide Frattesi, è servito a non far rimpiangere la partenza di Brozovic che, seppure giochi un ruolo differente, è stato comunque un punto cardine che andava sostituito da un nome importante. Challanoglu andrà a ricoprire il ruolo del croato lasciando quindi spazio sulla mezz’ala sinistra al nuovo innesto che si giocherà il posto con Mkhitaryan. Venduto anche Gagliardini che lascia spazio a Sensi ma anche ad Asllani a centrocampo. L’unico inamovibile dunque, sembra essere il solito Barella che offre costantemente quantità e qualità. Cambiano anche gli esterni, Gosens e Bellanova fuori per fare spazio a Dimarco e Dumfries che potranno essere sostituiti dai nuovi innesti: Carlos Augusto e Cuadrado.

Inter, rivoluzione offensiva

L’attacco invece, è il reparto che ha subito il cambiamento più sostanziale. Lukaku, venduto a più di 100 milioni e ritornato per un prestito esiguo ma purtroppo, non solo non avrebbe rispettato le promesse ma avrebbe anche messo la società in difficoltà. Per fare spazio all’attaccante, il club ha venduto Edin Dzeko giacché, la pratica per riportare definitivamente Big Rom a Milano sembrava cosa fatta. Il cambio di rotta che ha portato il bomber alla Roma ha costretto i nerazzurri a virare su tutt’altri obiettivi. Da quel momento sono arrivati Arnautovic e Thuram, rispettivamente in prestito e parametro zero. Anche Correa è stato venduto per far spazio al ritorno di Alexis Sanchez in una trattativa che è sembrata uno scambio alla pari. Lautaro invece, arrivato in sordina anni fa per sostituire Mauro Icardi, si è fatto spazio fino a guadagnarsi la fascia da capitano e la nomina di riferimento offensivo.

Inter, una rosa ambiziosa

Il giocatore più costoso dei nerazzurri è Lautaro Martinez, l’unico capace di avere un valore a tre cifre sul mercato. Il Toro è il leader dei nerazzurri, anche più di Nicolò Barella, tra i top al mondo nel suo ruolo e secondo in graduatoria per valutazione sul mercato. Entrambi sono seguiti poi da Calhanoglu a Bastoni, giocatori che l’Inter ha saputo attendere e costruire in questi anni. Una rosa dal valore altissimo che durante questo decennio, visti anche i risultati dello scorso anno, potrebbe tranquillamente ambire a riportare la Champions League in Italia dopo più di 10 anni di assenza.

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Felice Torino