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Paris Saint-Germain, tre cessioni sospette in Qatar: il caso Verratti, Draxler, Diallo

Verratti

Prima Diallo, poi Verratti e ora anche Draxler. Sono state ben tre le cessioni del PSG verso il Qatar nell’ultima sessione di mercato. Cessioni importanti per ridurre il già squilibrato monte ingaggi e un modo per mettere qualche entrata a bilancio per migliorare la propria posizione verso il Fair Play Finanziario. Ma tutto col Qatar? E il conflitto di interessi? La UEFA indaga.

Paris Saint-Germain, tre cessioni sospette in Qatar: il caso Verratti, Draxler, Diallo

PSG nei guai, o quasi. Dopo l’ennesima cessione di un giocatore in Qatar, la UEFA ha aperto un’inchiesta per un possibile conflitto di interessi. In giornata è arrivata l’ufficialità della cessione di Julian Draxler all’Al-Ahli per 9 milioni, con i parigini che hanno effettuato un’altra delle tante operazioni in uscita di questa ultima sessione di mercato. Tre sono state effettuate verso il Qatar, ricordando l’addio di Abdou Diallo che è stato ceduto all’Al-Arabi, ad agosto, per 15 milioni e l’operazione Verratti che ha fruttato 45 milioni cedendolo sempre Al-Arabi. 69 milioni complessivi che fanno comodo al PSG, soprattutto per metterli a bilancio in chiave Fair Play Finanziario.

È proprio su questa questione che la UEFA indagherà. Queste operazioni sono state effettuate solo per migliorare la propria posizione in vista del Fair Play finanziario? Con l’accomodamento dei club del Qatar che dipendono dal fondo sovrano Qatar Investment Authority, controllato proprio da Nasser Al-Khelaïfi. C’è conflitto di interessi?

La UEFA valuterà quindi la cosa e capire quanto sia vicino Al-Khelaïfi ad Al-Arabi e Al-Ahli. Nel caso in cui venisse certificato il conflitto di interessi, il PSG sarà costretto a pagare una multa salatissima, mentre le operazioni resterebbero valide. Draxler, Verrati & Co. continuerebbero a giocare in Qatar, ma le cessioni non conterebbero a bilancio. Quei 69 milioni, infatti, non potrebbero essere messi alla voce entrate, non riuscendo così a migliorare la posizione del PSG nei confronti del Fair Play finanziario.

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