Dopo i passi falsi in campionato, il Napoli trova i primi 3 punti in Champions League sul campo del Braga. Gli azzurri vanno in vantaggio nel primo tempo con il gol di Di Lorenzo, ma vengono ripresi nel finale da Bruma. A decidere la partita è il clamoroso autogol di Niakaté. Un Napoli ancora alla ricerca della sua parte migliore, inizia con un successo in trasferta la propria campagna europea…
Di buono c’è solo il risultato. Il Napoli soffre e suda col Braga, un autogol evita la beffa azzurra
Garcia fa il suo debutto in Champions da allenatore azzurro e torna a disputare la coppa dalle grandi orecchie esattamente 3 anni e un mese dopo l’ultima volta. Il tecnico francese è già nel mirino di stampa e tifosi dopo un mese dall’inizio di stagione. D’altra parte lo sa anche lui: in Italia non c’è molto tempo per dare un volto nuovo alla squadra, soprattutto se gestisci la squadra migliore d’Italia. In molti, però, si chiedono se non fosse il caso di proseguire sulla scia di Spalletti senza per forza aggiungerci dei concetti che hanno inceppato la macchina da guerra della scorsa stagione. La ricerca della palla lunga, saltando la costruzione bassa e coinvolgendo meno Lobotka, sta limitando le opzioni offensive azzurre. Stasera, in Portogallo, Garcia si affida agli undici migliori (Natan ancora in panchina, almeno inizialmente) nella speranza che i nuovi concetti di gioco si esprimano al meglio nel debutto in Champions.
Il primo tempo presenta un Napoli molto deciso. Nonostante un gioco corale arrabbattato, la squadra di Rudi Garcia va vicinissima al gol in almeno tre occasioni. Scatenato il bomber nigeriano Osimhen che lotta contro tutta la retroguardia portoghese: per lui, però, non arriva la gioia del gol. Una sua conclusione si stampa contro il montante ed un calcio di rigore inizialmente assegnato dall’arbitro gli viene revocato. La svolta arriva in pieno recupero, quando Di Lorenzo – il migliore in campo senza ombra di dubbio – batte il portiere avversario.
Nella ripresa regna la confusione. Complice un pizzico di stanchezza visti gli sforzi dei primi, il Braga prova ad impensierire la difesa partenopea in più occasioni. I tentativi dei padroni di casa, però, sono imprecisi. Negli ultimi dieci minuti, però, il Napoli soffre oltre modo. E dunque subisce la rete del pareggio al minuto 85: Bruma batte Meret e rovina i piani di Rudi Garcia. Al minuto 88 l’episodio che decide il match: cross al centro di Zielinski e Niakaté che mette il pallone nella propria porta e rende il conto azzurro con la sfortuna palesata nella prima parte di gara.
Lontanissima, per intensità, precisione, pressoché tutto, dagli standard a cui ci hanno abituato gli azzurri da oltre un anno a questa parte. Nonostante il grosso pathos, dunque, il Napoli rialza la testa dopo qualche settimana turbolenta, porta a casa i primi tre punti europei e comincia bene il suo girone, con una fondamentale vittoria in trasferta. Fortunata per come è arrivata, ma abbondantemente meritata per quanto visto almeno nella prima ora di gioco.
Braga (4-3-3): Matheus 6,5; Gomez 5,5, Fonte 5, Niakaté 4,5, Borja 5,5 (40′ st Marin NG); Al-Musrati 5,5, Horta 6, Carvalho 5,5 (22′ st Zalazar 6,5); Djalò 6 (32′ st Banza 6), Ruiz 5,5 (40′ st Pizzi 6,5), Bruma 6.
Allenatore: Jorge 5,5
Napoli (4-3-3): Meret 6; Di Lorenzo 7, Rrahmani NG (13′ Ostigard 5.5), Juan Jesus 5, Olivera 6; Anguissa 5, Lobotka 6, Zielinski 6 (45′ st Natan NG); Politano 6 (21′ st Raspadori 6), Osimhen 6.5 (45′ st Simeone NG), Kvaratskhelia 6 (21′ st Elmas 6).
Allenatore: Garcia 6.
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