Bisogna ripartire in campionato, dove le ultime tre giornate hanno portato solo due punti. E due punti sono pochi, specie quando guidi la squadra che ha il tricolore sul petto e le avversarie incontrate sono Genoa e Bologna.
Napoli, le “4 Giornate del Napoli” di Garcia per riconquistare fiducia nell’ambiente azzurro
Sette lunghezze di distanza dalla capolista dopo cinque giornate sono addirittura un’enormità. Se poi il tuo centravanti pubblicamente ti contesta, un filo di apprensione riguardo al futuro è giusto che salga. Certo, l’appoggio formale del presidente è importante, le scuse nel cuore dello spogliatoio pure ma poi… poi servono i risultati: ecco perché da qui alla sosta, nelle tre gare di campionato contro Udinese, Lecce e Fiorentina, e in quella di Champions contro il Real Madrid di Ancelotti, Rudi Garcia si gioca molto, se non tutto, del suo cammino col Napoli.
Che Osimhen si sia immediatamente chiarito con il tecnico e coi compagni nelle segrete stanze di Castel Volturno è certo buona cosa. Che la società abbia deciso di non multarlo è il chiaro segnale di voler appianare ogni contrasto in tempo reale e voltare pagina. Che De Laurentiis socializzi il suo appoggio subito dopo lo 0-0 del Dall’Ara un messaggio distensivo. Eppure giungono segnali che se non suonano come un vero e proprio avvertimento quasi ci si avvicinano.
Così in fondo era successo anche con Ancelotti, silurato due settimane dopo quella che sembrava una convinta difesa. Il calendario oggi diventa così arbitro e giudice del futuro prossimo di Garcia. La squadra è con lui, la buona sorte gli è debitrice (non vanno sottovalutati gli infortuni): ora non il gioco ma i punti, i maledettissimi punti, sono ciò che serve, riporta Sportmediaset. Il francese corre sul filo dei prossimi quattro impegni, AdL osserva e aspetta. In estate, si disse, aveva sondato una quarantina di allenatori. Qualcuno ancora libero eventualmente c’è.
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