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Juventus, Chiesa: “Guardo la Champions e rosico. Scudetto? Vediamo a marzo…”

Chiesa

“Sto bene, anzi: sto benone. Il processo di recupero dall’infortunio è ormai alle spalle. Non voglio proprio più sentire la parola recupero: ora sono al meglio sia fisicamente che mentalmente”.

Juventus, Chiesa: “Guardo la Champions e rosico. Scudetto? Vediamo a marzo…”

Federico Chiesa si è messo alle spalle i problemi fisici, ha cominciato la stagione alla grande con la Juventus e adesso non vuole porsi limiti, tra il sogno scudetto e quell’obiettivo Champions League sfumato lo scorso anno: “Le guardo le partite, le guardo. E rosico pure un po’, ma soltanto perché quel palcoscenico l’avevamo meritato e ci è stato sottratto. Il Milan è arrivato quinto e ora disputa la Champions soltanto perché a noi è stata tolta…”

Per alcuni tra cui Pioli la Juve non giocando le coppe è la vera favorita per lo scudetto: “Veniamo da due anni di fila senza trofei: questo alla società non fa piacere e, probabilmente, influisce anche sulla percezione della squadra dall’esterno – ha detto l’azzurro nel corso di una lunga intervista a Tuttosport – Ma il nostro obiettivo è quello di entrare nella prossima Champions League, come già avevamo fatto lo scorso anno, quando il risultato ci è stato sottratto dopo che ce l’eravamo conquistato sul campo. Poi, per carità: vediamo dove saremo a marzo… a quel punto capiremo se potremo ambire a qualcosa in più”.

I processi dello scorso anno non sono stati facili da digerire (“Fa male assistere a un declassamento improvviso. E poi i punti tolti, ridati e di nuovo tolti”), ma proprio come il suo infortunio sono ormai alle spalle garantisce Chiesa: Il mantra era diventato quello di provare a combattere contro tutto e tutti: gli avversari, ma anche tutti i fattori esterni. Oggi nessuno ne parla più in spogliatoio, né i giocatori né l’allenatore: finalmente abbiamo la testa davvero libera per pensare solamente al campo”.

A proposito di allenatore, si è parlato molto del suo rapporto con Allegri: “Non vado d’accordo con Allegri? Io vado d’accordo con tutti! Il calcio moderno? È un’idea che comprende l’intenzione di pressare alto l’avversario, così come quella di essere più propositivi possibile con il pallone tra i piedi: tutto ciò che stiamo cercando di fare, insomma. Anche se poi c’è partita e partita: bisogna trovare gli equilibri corretti e maturare come collettivo per capire i momenti, perché questo è quello che contraddistingue le grandi squadre”.

Il ruolo? “Io penso soltanto a lavorare sodo per migliorare ogni giorno, con fiducia nei confronti della scelta del mister di avanzarmi. E credo di essere partito bene in questa stagione…”

Infine anche una battuta sul mercato e sulle voci di un possibile futuro in Premier: “L’unica voce che ho sentito in estate, ad essere sincero, è stata proprio quella del direttore Giuntoli, con cui abbiamo concordato come la priorità fosse preparare al meglio la nuova stagione. L’inglese, tutt’al più, mi aiuta per comunicare in maniera fluida con mcKennie e Weah all’interno dello spogliatoio”.

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