In queste ore la città di Napoli è divisa in due: tra chi rivuole il passato, in questo caso rappresentato da Walter Mazzarri, e chi non comprende la scelta di Aurelio De Laurentiis.
Ancora un giro d’orologio: L’ultimo ballo di Walter Mazzarri
Possiamo dirlo chiaramente, la squadra partenopea non ha dato continuità, o per lo meno non sembra dare continuità, al capolavoro realizzato nella scorsa stagione. L’addio di Luciano Spalletti e la scelta scellerata di affidare la panchina a Rudi Garcia hanno gettato i campioni d’Italia in una situazione complicatissima.
L’uomo scelto dal presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, che avrà l’arduo compito di ridare un’identità e un’anima a questa squadra, è Walter Mazzarri, vecchio amico ed allenatore del Napoli dal 2009 al 2013. Una scelta che ha convinto la maggior parte della tifoseria, e che magicamente ha fatto ritornare i supporters azzurri nel lontano 2010, quando Hamsik, Cavani e Lavezzi incutevano paura a tutte le squadre dello stivale.
L’ultimo dei romantici: Walter ancora tu?
Ad Aurelio De Laurentiis le classiche minestre riscaldate non sono mai piaciute. Ne abbiamo avuti la conferma nelle passate stagioni, quando si parlava dei ritorni di Edinson Cavani e Maurizio Sarri. Ma in questo caso è diverso, perché in fondo è giusto che sua così. È giusto rivedere l’allenatore di San Vincenzo sulla panchina azzurra, il primo che ha riportato il Napoli ad alti livelli, sognando addirittura lo scudetto.
Lo stesso scudetto che il Napoli si ritrova a difendere. Dunque Walter Mazzarri è chiamato nuovamente a far bene, ancora una volta a Napoli, ancora una volta l’uomo che ha dato inizio ad una delle favole più belle degli ultimi anni. Un ultimo giro d’orologio, che servirà a Mazzarri per tornare nell’elite del calcio che conta.
Vincenzo Schiavo
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