L’indagine della Procura di Torino, che ha visto l’iscrizione nel registro degli indagati di Alessandro Florenzi, ha riacceso le attenzioni sul mondo delle scommesse sportive illegali.
Scommesse, intelligenza artificiale e transizioni bloccate: il piano del Governo per le scommesse illegali
Come riporta l’edizione odierna di ItaliaOggi, il Governo Meloni ha intenzione di arginare e porre un freno al business molto ricco, spesso in mano alla criminalità organizzata, delle piattaforme illegali grazie all’intelligenza artificiale e al blocco delle transazioni finanziarie. Ogni anno, il gioco d’azzardo illegale vale 18,5 miliardi di euro, soldi che non finiscono nelle casse dello Stato attraverso le scommesse sui siti autorizzati.
Nel frattempo, anche grazie alle indagini portate avanti come quella della Procura di Torino, l’Agenzia delle dogane e dei monopoli sta inibendo l’accesso, dal suolo italiano, a quasi 10.000 siti di gioco, oltre 400 in più dello scorso anno.
Ma sembra di combattere contro i mulini a vento, visto che appena un sito finisce nella “black list” del Mef, gli organizzatori creano un nuovo dominio con un numero progressivo diverso per aggirare il blocco, spedendo ai clienti – via chat o email – le istruzioni per collegarsi di nuovo. Fra di loro, è accertato, ecco anche i calciatori, e ora il Governo vuole sfruttare questo bagliore di notorietà che ha attraversato il gioco d’azzardo per cercare di arginarlo.
Nel decreto legislativo sul gambling online, che dovrebbe arrivare in Consiglio dei ministri la prossima settimana, c’è un intero capitolo sul contrasto al gioco illegale, nel quale per la prima volta si fa riferimento a “misure informatiche, anche implicanti il ricorso a soluzioni di intelligenza artificiale” per individuare i siti illegali. I tecnici informatici specializzati spiegano che sarà creato un sistema di controllo che andrà a caccia dei domini non autorizzati sul web e li oscurerà automaticamente.
L’altro strumento per bloccare lo sviluppo del business non autorizzato è puramente finanziario e prevede che sia emanato un regolamento “di concerto con Bankitalia” con le modalità per “impedire ai prestatori di servizi di pagamento la gestione di operazioni di raccolta e di versamento di somme, relative ad operazioni di gioco, a favore o per conto di soggetti privi di concessione”.
In pratica, verrà reso molto più difficile il passaggio dei soldi verso conti offshore, o viceversa in caso di vincite, con questo che sarà bloccato da banche e istituti di moneta elettronica. In tutta Europa, specialmente in Svezia, Norvegia, Finlandia e Ungheria, si sta provando ad arginare il fenomeno che garantirebbe un vero e proprio tesoro ai vari Stati se quelle cifre fossero giocate, anche solo in parte, su circuiti legali e quindi regolamentati dalle leggi fiscali. Infine, l’Italia ha già da anni norme per stoppare i flussi di denaro verso operatori non autorizzati, ma finora non sono mai state attuate a pieno.
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