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Bari, De Laurentiis: “Abbiamo fatto degli errori di valutazione. Cheddira e Caprile volevano la A”

Luigi De Laurentiis nel corso del suo incontro con la stampa si é soffermato sul mercato e sugli addii di Cheddira e Caprile, che lo scorso anno hanno trascinato i galletti fino alla finale dei play-off. Quest’anno per i biancorossi la stagione non sta andando secondo le aspettative: già c’è stato il cambio in panchina, ma con Marino la squadra non ha cambiato rotta. I tifosi sono sempre più contro la società e il loro patron, che intanto cercherà di sistemare le cose a partire dal prossimo mercato invernale.

Bari, De Laurentiis: “Abbiamo fatto degli errori di valutazione. Cheddira e Caprile volevano la A”

Il Bari quest’anno sta deludendo tutte le aspettative, autori fin qui di una stagione del tutto insufficiente, rischiando di restare fuori dalla zona play-off se la situazione non dovesse cambiare presto. Il presidente De Laurentiis, durante l’incontro con la stampa, ha spiegato i problemi avuti durante il mercato e le situazioni legate a Caprile e Cheddira: “In estate abbiamo fatto qualche errore di valutazione, ma abbiamo scelto giocatori sulla carta più forti di quelli dello scorso anno che però non stanno dando le risposte giuste. Non è un alibi, ma siamo stati anche sfortunati con tre giocatori importanti che si sono infortunati e due che non stanno rendendo. Noi volevamo costruire una squadra più solida nel corso dei tre anni, abbiamo iniziato con i rinnovi delle certezze. Il tutto nell’ambito della sostenibilità, che però è importante”. Il patron ha poi spiegato i retroscena sugli addii dei pilastri dello scorso anno, ceduti al Napoli e attualmente in prestito in Serie A: “Quando a due calciatori si prospetta la Serie A è impossibile tenerli. Prima ancora del Napoli, Cheddira aveva rifiutato una squadra di Serie B che gli avrebbe dato lo stesso stipendio che percepisce in Serie A, ma lui voleva solo la massima Serie e non sarebbe rimasto neanche aumentandogli l’ingaggio. Stessa cosa per Caprile. Se loro mi avessero detto di voler restare anche con uno stipendio più alto, io sarei stato felice”.

Francesco Landi

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