A Radio CRC nel corso della trasmissione “Si Gonfia la Rete” di Raffaele Auriemma è intervenuto Giuseppe Bifulco, ex responsabile del settore giovanile del Napoli ed ex direttore area scouting della Roma di Eusebio Di Francesco: “Di Francesco? Eusebio a Roma a fatto strabene anche in una situazione in cui ci fu una rivoluzione. Fece molto molto bene. Ricordate sicuramente il ribaltone del Barcellona che è stato il fiore all’occhiello della sua permanenza a Roma. È uno che lavora molto sul campo durante la settimana e ha concetti che lo portano ad esprimere un gioco importante. A Roma ha fatto molto bene, ha valorizzato moltissimo il patrimonio giocatori ed è stato il periodo in cui ha espresso un bel calcio insieme a Spalletti.
È un allenatore che esalta molto le caratteristiche dei calciatori a disposizione.
Come si esce dalla situazione in cui si trova il Napoli? Ieri c’è stato un brutto atteggiamento soprattutto da parte di chi ha dimostrato di essere all’altezza di ogni situazione. Un Di Lorenzo così non l’ho mai visto per esempio. Facendo riferimento allo scorso anno dove c’è stato il massimo dell’espressione della squadra, è incredibile l’involuzione che stanno avendo tutti. Da fuori è difficile giudicare. L’allenatore saprà come uscirne fuori da questa situazione, ma vedo degli atteggiamenti avversi. La qualità non si discute.
Personalmente sono un po’ contrario ai risparmi in una competizione. Comunque erano ottavi di Coppa Italia. Possono succedere cose come quella di ieri che creano un effetto boomerang e te lo porti dietro. Con la Roma sarà una partita importantissima. La Roma è una squadra molto scorbutica, non gioca e non fa giocare. La partita di sabato si gioca sul piano delle motivazioni e per quello che ho visto ieri le motivazioni mi sembrano essere un po’ a terra. Era importante tenere alta la motivazione, da Mazzarri mi sarei aspettato un atteggiamento un po’ diverso. Non avrei cambiato 9 giocatori. È lo stesso errore fatto l’anno scorso con la Cremonese.
Non intendevo mettere in dubbio le qualità del singolo. Il calcio è un gioco di squadra, quando cambi 9 titolari, è un segnale che non va dato perché significa non dare importanza alla competizione. Poi se i giocatori dimostrano un atteggiamento contrario è per questo secondo me. Non discuto la qualità della formazione scesa in campo ieri, ma è un segnale sbagliato verso la Coppa Italia secondo me.
Snodo cruciale per la Champions League la gara contro la Roma? Non è proprio cruciale, ma sicuramente importante. È fondamentale non allontanarsi dai primi 4 posti. Non dico primo e secondo posto, ma il terzo e quarto posto merita di raggiungerli il Napoli”.
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