L’edizione odierna de “La Repubblica” ha fatto il punto sul prossimo mercato del Napoli e sulla stagione degli azzurri.
Repubblica- De Laurentiis ha telefonato a Mazzarri e Micheli dopo la Roma, vuole rimediare subito sul mercato!
Forte della elevata disponibilità Aurelio De Laurentiis ha telefonato prima a Maurizio Micheli, capo dello Scouting, per chiedergli di individuare non uno, ma due difensori centrali con urgenza. Subito dopo ha chiamato Mazzarri, oltre un’ora al telefono per ricaricare un allenatore evidentemente depresso dopo Roma. Una difesa da inventare, una serenità magari artificiale da produrre come neve sulle piste asciutte, un’autostima da recuperare. L’ansia di recuperare punti con acquisti è però attenuata dall’analista finanziario Fabrizio Vettosi, lo stesso che suggerì di ridurre gli ingaggi per vincere più agilmente lo scudetto.
L’altro giorno ha suggerito di non disperdere il tesoretto. Quasi 130 milioni, in previsione di altri 80 nel giugno 2024. Descrivono il presidente tranquillo, distante dagli ultimi risultati, immerso nella rilettura di un anno carico di errori. Tutto è cominciato quando Thiago Motta dopo sei ore di colloquio e chissà quanti progetti, raggiunto da un sms sul telefonino, chiese di sospendere la trattativa con De Laurentiis. Il 41enne allenatore brasiliano si sentiva dopo quel messaggio già al Paris Saint German. Precoce euforia. Ma il club oggi capolista aveva bloccato anche Luis Enrique. In quegli attimi, pensa ancora oggi De Laurentiis, si decisero i destini del Napoli, costretto a ripiegare su Rudi Garcia.
Dopo sommarie informazioni raccolte da Maurizio Micheli, uno del cerchio magico finito sotto accusa per l’infelice compagna acquisti. Sessanta milioni che sembrano ora carta straccia, ma che Micheli ritiene ancora una risorsa. Quanto valgono Natan, brasiliano del Bragantino più sinistro enigmatico che eredeprobabile di Kim al centro, Lindstrom dall’Eintracht di Francoforte, lo svedese Cajuste dal Reims. Da parte di De Laurentiis c’è fretta di dimenticare un anno folle: la cavalcata verso lo scudetto, quindi la fuga devastante e il declino. Prima Spalletti che forse già sognava la Nazionale, poi Giuntoli.
Con l’attuale direttore sportivo i rapporti sono ristabiliti, ad un rispettoso messaggio di auguri ha risposto De Laurentiis con un lampo d’affetto, emozionato e sorpreso, non se l’aspettava. Sembrano fluidi i rapporti anche con Andrea Chiavelli, l’amministratore delegato assente l’altra sera a Roma. Sul cerchio magico tira un ventaccio. Si raccolgono voci di attriti. A chi dà fastidio che sopravviva ad una stagione da flop? Vale la pena ricordare che Chiavelli, perplesso su quasi tutto, compreso l’acquisto di Osimhen, interpreta un ruolo che è nei patti. Discutere ogni iniziativa per limitare la creatività talvolta eccessiva del presidente.
Non è il caso delle ultime decisioni: il marketing affidato a Tommaso Bianchini e il merchandising alla figlia Valentina per scelta esclusiva del presidente completano l’anno record dei conti.
Carlo Gioia
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