L’edizione odierna de “La Repubblica” ha analizzato come Walter Mazzarri, tecnico del Napoli, avrebbe in mente di rivoluzionare l’assetto tattico della squadra.
Repubblica- Mazzarri è pronto a rivoluzionare l’assetto tattico: addio alla difesa a quattro e si torna al 352!
Ciak, si cambia: una punta in meno e un difensore in più. La tentazione stava già diventando forte a causa delle troppe sconfitte patite dal Napoli e sulle riflessioni di Walter Mazzarri si sta abbattendo ora come una mannaia anche l’emergenza, per le espulsioni e le conseguenti squalifiche che — al termine della partita di sabato scorso a Roma — hanno messo fuori gioco Matteo Politano e Victor Osimhen: entrambi indisponibili domani pomeriggio (ore 18.30) al Maradona contro il Monza. Il bomber dopo la seduta di allenamento di ieri mattina a Castel Volturno si è addirittura già congedato con largo anticipo ed è subito decollato verso la sua amata Nigeria, dove trascorrerà in famiglia le vacanze di Capodanno. La società ha ritenuto di accordargli un ulteriore permesso e il giocatore lo ha preso al volo, incurante di far mancare ai compagni di squadra il suo sostegno — almeno da tifoso — alla vigilia dell’ultimo impegno ufficiale dell’anno. VO9 partirà poi direttamente per la Coppa d’Africa e nella migliore delle ipotesi tornerà alla base alla fine di gennaio: saltando un’altra parte importante della stagione.
Osimhen nel dopo scudetto si è visto troppo di rado — tra infortuni, permessi e ora anche la squalifica — e la sua eclissi quasi totale è stata una delle principali cause della caduta verticale del Napoli. Aurelio De Laurentiis lo ha però lo stesso trattato con i guanti bianchi e alla fine è riuscito a convincerlo a rinnovare il contratto fino al 2026: 10 milioni netti di stipendio e clausola rescissoria fissata a 130 milioni, l’unico sistema per non perdere in futuro il nuovo Pallone d’Oro africano a costo zero. A giugno sarà infatti ceduto a peso d’oro e il valore del suo cartellino non sarà comunque deprezzato, nonostante la stagione vissuta finora dal cannoniere nigeriano. Sono stati salvaguardati — costi quel che costi — gli interessi economici del club azzurro: nella vicenda considerati primari. Quelli tecnici sono invece la patata bollente che deve gestire Mazzarri, a cui non ha giovato nelle prime partite della sua gestione avere solo a mezzo servizio Osimhen: un po’ dentro e soprattutto fuori.
Ma adesso la situazione è cambiata e domani pomeriggio contro il Monza cambierà pure il Napoli, costretto a fare a meno nei delicatissimi 90’ del Maradona anche di Politano (tentato tra l’altro sul mercato da una ricca offerta araba). Due terzi del tridente titolare non sono disponibili e il tecnico toscano è tentato proprio per questo motivo di mettere da parte la formula con le tre punte: si vedrà se soltanto per una volta o in maniera continuativa. Gli azzurri stanno subendo troppe sconfitte e la causa principale sono i tantissimi gol al passivo, sintomo della perdita progressiva degli equilibri che erano stati il segreto della cavalcata tricolore.
Il 4-3-3 ha smesso di funzionare come un orologio svizzero e senza Osimhen almeno per un mese è arrivata probabilmente l’ora di cambiare strada, per il Napoli, puntando su un modulo tattico più umile e meno spregiudicato. Sta pesando cone detto anche l’emergenza infortuni e le scelte definitive di Mazzarri per la sfida contro il Monza dipenderanno in primis dal provino decisivo che farà stamattina Lobotka, tornato in campo ieri per un allenamento personalizzato nonostante il dolore per la costola incrinata. Il regista è infatti l’ago della bilancia azzurra e l’assetto della squadra dipenderà dalle sue condizioni fisiche. Con lui diventerebbe un’ipotesi reale il 3-5-2, senza prenderebbero invece quota 4-3-1-2 e 4-4-2. Lindstrom ha recuperato e sarà l’arma in più: il più felice del bye bye al tridente.
Carlo Gioia
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