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Napoli, Osimhen, strano ma vero: il gruppo rende meglio senza la sua star

Sembra un inesplicabile paradosso, un folle controsenso: Victor Osimhen, il capocannoniere dello scorso campionato, il trascinatore del Napoli dello scudetto, il Pallone d’Oro africano, il calciatore con clausola rescissoria da top player, la più elevate nell’era De Laurentiis, compresa tra i 130 e 150 milioni, eppure ecco la gigantesca assurdità il Napoli fa più punti senza il suo capopopolo che con il nigeriano in campo. Lo riporta Sportmediaset.

Napoli, Osimhen, strano ma vero: il gruppo rende meglio senza la sua star

Vai a vedere i numeri, che raccontano almeno una certa verità, e in questa stagione da campioni d’Italia, nonostante gli 8 gol tra campionato e Champions, il Napoli ha una media punti superiore, 1,7 a partita, senza Osimhen, che con Osimhen a disposizione (1,4).

Un’anomalia si potrebbe dire, un’eccezione. Invece no, l’eccezione paradossalmente al contrario si è prodotta solo nella prima stagione di Spalletti allenatore quando il Napoli ha avuto un rendimento migliore con il suo attaccante in campo. Con questo non vogliamo ridimensionare il valore di Osimhen, l’anno scorso decisivo per la conquista dello scudetto, del resto nella storia azzurra solo Cavani e Higuain hanno una media gol migliore di quella del nigeriano, ma se dalla Premier League la prossima estate dovesse presentarsi qualche club con almeno 130 milioni, a vedere quei numeri, verrebbero fatte le valutazioni opportune.

Napoli senza Osimhen nelle prossime partite perché impegnato in Coppa d’Africa: assente con Torino, Salernitana e in Supercoppa italiana. Potrebbe tornare con la Lazio, il Verona o il Milan, dipende dal percorso della sua Nigeria nella manifestazione. Chi al suo posto? Mazzarri ha preferito Raspadori, 9 presenze e 315 minuti nelle gambe, a Simeone solo 4 spezzoni e 116 minuti giocati.

L’argentino è insofferente, vuole più spazio, valuta il futuro, per questo il Presidente De Laurentiis è intervenuto in prima persona chiedendogli di restare, soprattutto in questo momento. Mazzarri dovrà tenere conto anche di questo aspetto emozionale di Simeone, continuare a escluderlo significa, demotivarlo. Poi dalla prossima estate si valuteranno eventuali offerte.

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