Mario Zagallo, leggenda del calcio brasiliano, è morto all’età di 92 anni. Da calciatore e da allenatore – come ct o assistente – Zagallo ha vinto 4 volte la Coppa del Mondo, partecipando in totale a 5 finali. E’ stato il primo, nella storia, a conquistare il trofeo da giocatore e da ct. Come attaccante, faceva parte delle Selecao nei Mondiali vittoriosi del 1958 in Svezia e del 1962 in Cile. Nel 1965 ha chiuso la carriera di calciatore, iniziando la nuova vita da allenatore.
Brasile, addio a Mario Zagallo, leggenda del calcio brasiliano quattro volte campione del mondo
Lo si apprende dal suo account Instagram ufficiale. “È con grande tristezza che vi informiamo della morte del nostro eterno quattro volte campione del mondo Mário Jorge Lobo Zagallo”
Soprannominato il professore, Zagallo ha giocato un ruolo fondamentale in quattro dei cinque titoli mondiali vinti dalla Seleçao. Da giocatore vinse due trofei: nel 1958 in Svezia e nel 1962 in Cile. In panchina ha poi guidato la Nazionale brasiliana al titolo nel 1970 in Messico ed è stato viceallenatore durante il successo del 1994 negli Stati Uniti. Fu poi nuovamente allenatore nel 1998, quando il Brasile di Ronaldo perse 3-0 allo Stade de France contro la Francia del capitano Didier Deschamps. Solo il leggendario tedesco Franz Beckenbauer (1974 da giocatore e 1990 da allenatore) e Deschamps, dopo il successo dei Blues in Russia nel 2018, sono riusciti a imitarlo. Zagallo, la cui statua si trova davanti allo stadio Nilton Santos di Rio de Janeiro, ha poco esportato il suo talento. Solo per le lucrative sirene del Golfo, tra il 1976 e il 1978 alla guida del Kuwait, poi nel 1989-90 con gli Emirati Arabi Uniti con cui si qualificò all’unico Mondiale, disputato senza di lui, espulso prima del torneo per storie di bonus.
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