La partita di oggi ci ha confermato l’unica certezza che avevamo: il Napoli non c’è più. La squadra che ha messo piede in campo oggi, allo stadio Olimpico Grande Torino, è solamente una lontana parente o una cartolina sbiadita, se preferite, di quella che lo scorso anno distrusse il campionato di Serie A, chiudendo con un distacco di sedici punti dalla seconda in classifica. La domanda che tutti i tifosi si pongono oggi è: “Dov’è finito quel Napoli?” A questa domanda potremmo rispondere ritornando a tre scelte o momenti cruciali, che hanno cambiato il destino della squadra campione d’Italia.
Dal terzo scudetto alla debacle di Torino: La folle estate di De Laurentiis racchiusa in 3 momenti
1-La scelta dell’allenatore
Il primo errore della “New Era” risiede nella scelta dell’allenatore. Molti erano a conoscenza del fatto che Luciano Spalletti non avrebbe proseguito la sua esperienza in azzurro, compreso il presidente De Laurentiis, sin dal 7 maggio, giorno dei festeggiamenti per lo scudetto allo stadio Maradona. Dopo oltre due settimane di trattative serrate con Luis Enrique, De Laurentiis ha optato per un allenatore reduce da un’esperienza fallimentare in Arabia Saudita, dimostrando superbia e presunzione. Una scelta della quale il patron si pentirà, soprattutto dopo la sconfitta contro l’Empoli per 0-1.
2-Il mercato delle scommesse
Nel corso degli anni le scommesse sul mercato hanno fatto le fortune del Napoli di De Laurentiis. La prova lampante l’abbiamo avuta nell’estate del 2022, con la squadra che di lì a poco avrebbe alzato al cielo lo scudetto. A volte però, per sostituire egregiamente i calciatori in partenza ed alzare l’asticella, bisogna investire su profili pronti ed esperti in alcuni palcoscenici, cosa che il Napoli non ha fatto. Uno dei tanti investimenti sbagliati del calciomercato estivo è stato quello di Natan, arrivato dal RedBull Bragantino per oltre 10 milioni di euro. Con il mancato acquisto di un difensore pronto, per affrontare il campionato italiano, molti difensori ne hanno risentito, uno di questi è proprio Amir Rrahmani, che ha subito un netto calo fisico e tecnico in questa stagione.
3-Il licenziamento di Sinatti
Non sempre le grandi squadre sono formate solamente da campioni ed allenatori. Molte volte, infatti, bisogna essere bravi ad accorgersi del lavoro magistrale di chi non scende in campo. Il Napoli di Spalletti aveva un uomo in più (dietro le quinte) che ha influito in maniera positiva sulla condizione atletica della squadra. La terza scelta disastrosa, della folle estate del patron azzurro, è stata quella di licenziare l’ex preparatore atletico, Filippo Sinatti. A confermare ciò ci ha pensato proprio il presidente De Laurentiis, che in una delle sue recenti conferenze ha dichiarato di aver sbagliato a mandare via un preparatore atletico perfetto (Riferendosi a Sinatti). Questo ha influito pesantemente sulla squadra , che oggi fatica a reggere novanta minuti di gioco.
Vincenzo Schiavo
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