Nuovi aggiornamenti sulla questione Aurelio De Laurentiis-Bari. Nella giornata di oggi, durante la conferenza stampa del numero uno della FilmAuro, vi era stato un riferimento all’altro club, il Bari, il quale era stato definito come una “seconda squadra” dal presidente azzurro. Ciò ha suscitato scalpore nella tifoseria barese, che ha immediatamente contestato la scelta del presidente.
Adl chiarisce ogni dubbio: “Le mie parole sono state fraintese, l’obiettivo è di portare il Bari in Alto!”
Nelle scorse ore, il presidente del Bari, Luigi De Laurentiis, aveva già commentato le parole del padre sul suo profilo Instagram, dissociandosi completamente dalle parole del padre ed affermando che il Bari è la sua unica priorità. Le parole non sono di certo andate giù alla tifoseria biancorossa, in completa rottura con il presidente azzurro. La definizione di “seconda squadra” ha ferito la tifoseria pugliese, che ha intenzione di avviare una contestazione.
Anche il sindaco di Bari, Decaro, ha commentato le parole del presidente del club campione d’Italia. Ciò ha portato alle scuse, su piattaforma pubblica, del diretto interessato. Aurelio De Laurentiis, infatti, sul suo profilo “X”, si è scusato, in primis con il sindaco, e poi con la città ed i tifosi del Bari.
Le parole del presidente
Ecco quanto scritto dal presidente, De Laurentiis, sul suo profilo X: “In riferimento alle dichiarazioni critiche nei miei confronti del sindaco di Bari Decaro, persona che stimo e apprezzo, in merito alla conferenza stampa di oggi, voglio precisare che le mie parole sul Bari sono state fraintese. lo penso che avere come proprietà due squadre, in due diverse categorie, sia semplicemente un valore aggiunto, per entrambe. Era questo il senso del mio ragionamento.
Il Bari è guidato da mio figlio Luigi De Laurentiis in totale autonomia ed è stato a un passo dalla serie A solo sette mesi fa. L’obiettivo della proprietà è quello di portarlo più in alto possibile. Se le mie parole hanno offeso i tifosi mi dispiace.”
Vincenzo Schiavo
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