Torna in scena la Uefa Champions League. Ieri sera, con gli anticipi Copenaghen-Manchester City e RB Lipsia-Real Madrid, il turno d’andata degli ottavi di finale è entrato nel vivo. Il Napoli dovrà attendere ancora una settimana per fare il suo ingresso nella fase finale della competizione, quando, allo stadio Diego Armando Maradona, arriverà il Barcellona di Jamal e compagni.
Champions League, Kroos chiarisce ogni dubbio: “Il gol del Lipsia andava convalidato”
Non è partita bene la fase ad eliminazione diretta della Uefa Champions League. Negli anticipi, del primo turno degli ottavi di finale, sono nate le prime polemiche a causa dei soliti errori arbitrali. Ieri sera, infatti, si sono sfidate Copenaghen e Manchester City e Real Madrid e Lipsia. Alla Red Bull Arena di Lipsia è successo di tutto, con i blancos che hanno portato a casa la vittoria al termine di una gara più che combattuta.
Ma non sono mancate le classiche polemiche. Al minuto 2, il giovane talento scuola Lipsia, Benjamin Sesko, ha portato in vantaggio i suoi, con una rete del tutto regolare. Inspiegabilmente però, l’arbitro ha deciso di annullare la rete, scatenando le polemiche dei tifosi biancorossi. Nonostante il rapidissimo “Silent Check” nessuno si è accorto del grossolano errore, che potrebbe costare carissimo, in termini di qualificazione, ai tedeschi.
Le parole di Toni Kroos
A chiarire ogni dubbio, è stato il centrocampista del Real Madrid, cinque volte campione d’Europa, Toni Kroos, che, ai microfoni di Prime Video Germany, ha parlato dell’errore del direttore di gara. Ecco quanto dichiarato dal tedesco: “All’intervallo abbiamo parlato molto di quello che è successo al secondo minuto, del gol del Lipsia che è stato annullato. Non era fuorigioco. C’è stata una piccola spinta sul portiere. Non so se l’avete visto ma penso che questo non sia a favore del calcio.
Non è una questione se sia un gol in favore del Lipsia, penso semplicemente che sia un gol regolare. Penso che alla fine abbia chiamato fuorigioco perché un giocatore ha disturbato il portiere ma il portiere non avrebbe comunque raggiunto la palla ed è per questo che l’arbitro doveva convalidare”.
Vincenzo Schiavo
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