L’edizione odierna de “Il Corriere della Sera” ha fatto il punto sul momento del Napoli, soffermandosi sul tecnico Walter Mazzarri.
CorSera- L’alternanza di sentimenti è una costante in casa Napoli! Il cambio da Garcia a Mazzarri non ha prodotto effetti…
I giocatori protestano con Mazzarri nell’intervallo della partita col Genoa poi a mente fredda si scusano. In campo passano dall’arrendevolezza alla sfrontatezza. Rabbia, depressione e scatto d’orgoglio: questa alternanza di sentimenti è una costante in casa Napoli e le fiammate, a sprazzi, in campo ne sono la cartina di tornasole. Sono, anche queste, la certificazione del grande caos. Il cambio in panchina — da Garcia a Mazzarri — non ha prodotto effetti, il Napoli ha cronicizzato la sua crisi ma le responsabilità non sono tutte dell’uomo in panchina, chi prima e chi dopo. Il violino di Garcia si è scordato nell’arco di un mesetto, ma la sua sostituzione è arrivata quando la situazione è già sfuggita di mano a tutti. Nello spogliatoio si insinua con insistenza il seme del malcontento.
Elmas si allena spesso da solo in palestra perché gioca poco e vuole andar via e alla fine ci riesce; Zielinski ha la testa altrove perché ha rifiutato il rinnovo e vuole l’Inter; Osimhen fa le bizze prima del nuovo contratto, lo ottiene e va in Coppa d’Africa per un mese. Torna in ritardo, poi decide che non è in forma per giocare. Tutto consentito (da chi?): i compagni, stufi, rivendicano gli stessi privilegi. Chi fa da mediatore? C’è un d.s., Mauro Meluso, che fa il suo lavoro con onestà ma le intromissioni di De Laurentiis, il presidente tuttofare, lo limitano. I risultati sono da retrocessione, ma il 4° posto resta l’obiettivo.
Carlo Gioia
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