La tensione tra i vertici politici del calcio italiano è palpabile, con due forze contrapposte che si scontrano. Da una parte, la Lega di Serie A ambisce ad aumentare la sua influenza nel consiglio federale. Dall’altra, la Figc è determinata a rafforzare i controlli finanziari. Secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, il presidente federale Gravina ha assunto una posizione che sta creando forte malcontento tra i presidenti. Alcuni di loro continuano a sostenere l’idea di una Serie A composta da 18 squadre. Tuttavia, questa proposta non è condivisa da tutte le società, come dimostrano le dichiarazioni dell’AD del Monza, Galliani, che ha ribadito la sua opposizione all’ipotesi.
Serie A, scontro Lega-Gravina per portare la competizione a 18 squadre: i dettagli
La riforma del calcio è un terreno scivoloso, dove le ambizioni, gli interessi e le visioni divergenti si scontrano. Il presidente Gravina sta cercando di trovare una sintesi tra le diverse componenti, ma la situazione è tutt’altro che idilliaca. Le leghe sono spaccate su molteplici questioni, e l’assemblea straordinaria prevista per l’11 marzo potrebbe diventare un voto di fiducia sull’attuale governance a pochi mesi dalle elezioni. La Serie A, con il suo 12% di rappresentanza, rischia di trovarsi sempre più isolata nel panorama calcistico. Le richieste delle leghe sono varie: dalla riduzione delle squadre alle categorie inferiori, specialmente in Serie C dove ad oggi figurano 60 squadre, fino alla questione delle retrocessioni.
Andrea Alati
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