In una lunga intervista rilasciata ai canali ufficiali del Napoli, Giovanni Di Lorenzo ha trattato vari argomenti, tra cui l’esperienza di essere diventato capitano della squadra partenopea: “Questa fascia l’ha portata il più grande di tutti, è una responsabilità in più. Il ruolo di capitano è bello, non me lo sarei mai aspettato quando sono arrivato. Poi quell’anno lì ci sono state tante partenze. Tanti sono andati via; Spalletti decise di darla a me e ho cercato da subito di rappresentare al meglio i miei compagni; lo spogliatoio e quello che sto cercando di fare anche adesso. Non hai pensieri ma devi essere pronto a tutto, devi gestire tante cose, però mi piace e spero che i miei compagni siano contenti di me, penso di sì, e quando Spalletti mi ha fatto capitano la cosa più bella è stata l’approvazione dei ragazzi e anche di chi era da più tempo qui, vuol dire che mi stimano come persona“.
Napoli, Di Lorenzo sulle critiche
Dopodiché, Giovanni Di Lorenzo si è espresso anche sulla tematiche “critiche”: “Prima le vivevo con difficoltà, ora no. Ormai c’è gente che fa quello apposta e se stai lì a leggere cosa scrivono non leggi più. C’è chi lo fa solo per prendersi tre minuti di visibilità per questo leggo poco e sono tranquillo. Le critiche ci stanno e uno deve essere bravo ad andare avanti perché questo è uno sport che ti porta tante pressioni e devi essere pronto a tutto. Quello che sta diventando brutto è che dopo una partita fatta male ti offendono la famiglia e i figli, lì si va oltre rispetto alla classica critica costruttiva del tifoso. Non è giusto, perché se uno sbaglia una partita devi augurargli le cose peggiori del mondo?“.
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Felice Torino