Alla vigilia della gara di ritorno contro il Barcellona agli ottavi di Champions, Francesco Calzona ha parlato in conferenza stampa. Con lui anche Matteo Politano. All’andata al Maradona è terminata 1-1 e domani i catalani dovranno fare a meno di alcune pedine importanti, per questo gli azzurri partono in leggero vantaggio sugli avversari, nonostante il momento che stanno vivendo.
Napoli, Calzona: “Siamo cambiati molto, ma abbiamo ancora tanto da lavorare. L’arma in più? Essere squadra”
Matteo Politano e il mister Francesco Calzona sono intervenuti in conferenza stampa alla vigilia del big match di Champions contro il Barcellona. Queste le parole del tecnico.
Su Yamal
“A me piacciono tanti giocatori del Barcellona, ma in questo momento sono felice di allenare i miei. Questo ragazzo per me ha le qualità per diventare uno dei primi giocatori al mondo. Giovanissimo ma sembra già un veterano. Ma sono felicissimo di allenare i miei ragazzi”.
La partita più importante della stagione?
“Non sono d’accordo, perchè penso che contro il Torino il Napoli ha fatto una grande partita di squadra. Meritavamo di vincere e l’errore ci è costato. La partita di domani è importantissima, è la partita dell’anno. Passare il turno vuol dire tanto a livello societario e di entusiasmo della squadra”
Sul fattore paura
“Se hai paura non ti devi nemmeno presentare. Devi avere la sfrontatezza di allenare un avversario forte e avere la consapevolezza che il Napoli deve giocare alla pare con tutti gli avversari per vincere la partita”.
Sull’importanza della partita
“Chiaro che non c’è bisogno di fare grandi cose per far capire l’importanza della partita. Sotto quell’aspetto non ho utilizzato il mio tempo. Ci siamo concentrati dove abbiamo dei difetti, perché commettere quegli errori in partite come quelle di domani sera potrebbe essere fatale”.
Come è cambiato il Napoli con Calzona
“Siamo cambiati tantissimo secondo me. Segniamo tanto, difendiamo in avanti, ma questo è merito dei ragazzi. Il percorso non è finito perchè abbiamo ancora tanto da fare per diventare come vorrei”.
L’arma in più
“Essere squadra per 90′ o 120′ minuti. L’obiettivo dei singoli deve essere raggiunto tramite l’obiettivo comune. I ragazzi hanno capito che sotto questo aspetto abbiamo da lavorare. Solamente migliorando possiamo centrare quello che ci siamo prefissati”.
Su Lobotka e l’assenza di De Jong
“Lobotka ho la fortuna di allenarlo già con la Nazionale slovacca. Da un anno e mezzo che lo alleno ha sempre avuto un rendimento altissimo. Per me lui è una certezza e sono felice di allenarlo. De Jong è un giocatore che mi entusiasma, ha tutto. manca a questa squadra, ma il Barcellona ha una rosa ampia e troverà le giuste misure alla sua mancanza”.
Francesco Landi
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