Due anni di squalifica per Gabriel Barbosa. L’ex attaccante dell’Inter, in arte Gabigol, è stato squalificato dal Tribunale sportivo antidoping brasiliano per aver violato l’articolo 122 del relativo codice antidoping (articolo che prevedeva una pena massima di quattro anni).
Flamengo, Gabigol come Pogba: squalificato due anni per “tentata frode durante l’antidoping”
I fatti risalgono all’8 aprile 2023, vigilia del match contro la Fluminense, finale del campionato Carioca. Nel ritiro del Flamengo comparvero dei commissari per un controllo antidoping a sorpresa. Secondo quanto scritto da UoL, Gabigol in quell’occasione avrebbe prima insultato i funzionari antidoping, lamentandosi di essere sempre nel mirino dei controlli, e poi avrebbe tentato di nascondere i genitali mentre raccoglieva l’urina (cosa vietata). Ma non solo: il campione venne poi consegnato aperto (altra irregolarità per le procedure).
Insomma, a causa di questi fatti Gabigol fu denunciato per “frode o tentata frode del processo del controllo antidoping”. Oggi, appunto, la notizia della squalifica che terminerà nell’aprile del aprile 2025 (in quanto la decorrenza inizia dall’aprile 2023, momento in cui sono accaduti i fatti). Il contratto dell’attaccante ex Inter, in scadenza il 31 dicembre 2024, sarà a quel punto terminato. Gabriel Barbosa ha in ogni caso già annunciato il ricorso al Tribunale Arbitrale dello Sport.
“Nonostante il mio rispetto per la corte, sottolineo che non ho mai cercato di ostacolare o frodare alcun test. Confido che sarò dichiarato non colpevole nel mio appello”. Così l’attaccante brasiliano Gabriel Barbosa, per tutti Gabigol, dopo i due anni di squalifica a seguito di un’indagine per frode antidoping, sui suoi canali social.
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