Dopo una lunga attesa di una settimana, la giustizia sportiva ha emesso il giudizio definitivo sulla questione Acerbi-Juan Jesus, assolvendo il difensore centrale nerazzurro.
Caso Acerbi-Juan Jesus, la replica del difensore brasiliano sui social
Nel corso di questo pomeriggio, una delle vicende più lunghe delle ultime settimane si è finalmente conclusa. Nel corso del secondo tempo di Inter-Napoli, giocata lo scorso 17 Marzo 2024, il difensore dell’Inter, Francesco Acerbi, si darebbe rivolto al difensore azzurro, Juan Jesus, con toni – A detta del brasiliano- altamente razzisti. Dopo aver ascoltato le versioni dei difensori delle due squadre, la palla è passata alla procura federale, che ha avuto il compito di risolvere il caso. Dopo una lunga attesa, la procura ha assolto il difensore ex Lazio, ciò ha inevitabilmente scaturito la rabbia dei calciatori e delle società partenopea, che ha subito replicato sui social.
“Restiamo basiti. Inoltre, se quanto accaduto in campo, lo dice la sentenza, “è sicuramente compatibile con l’espressione di offese rivolte…dal calciatore interista, e non disconosciute nel loro tenore offensivo e minaccioso dal medesimo”, perché non irrogare a quest’ultimo alcuna sanzione? Perché, poi, lo dice sempre la sentenza,
“essendo raggiunta sicuramente la prova dell’offesa” nessuna decisione è stata assunta dalla “giustizia”
sportiva al riguardo per punire il responsabile? Restiamo ancor più basiti”, queste le parole tratte dal comunicato stampa della SSC Napoli.
La replica di Juan Jesus
Il difensore brasiliano, puramente sconvolto dalla vicenda, ha replicato, sul suo profilo Instagram, alla sentenza emessa pochissimi minuti fa. Juan Jesus ha rimosso la sua vecchia immagine profilo, sostituendola con l’immagine simbolo delle battaglie contro il razzismo: il pugno chiuso rivolto verso il cielo, simbolo del movimento “Black Lives Matter”. Anche il Napoli risponderà di conseguenza alla vicenda, non aderendo ad ogni campagna promossa della Lega Serie A.
Vincenzo Schiavo
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