A Radio CRC nel corso della trasmissione “Si Gonfia la Rete” di Raffaele Auriemma è intervenuto Massimo Morales, ex scouting del Napoli con Pierpaolo Marino: “Napoli-Atalanta? Partita spartiacque, con una mancata vittoria le speranze si riducono al lumicino. Domani è una finale. Si deve vincere e continuare a sperare. Battere l’Atalanta che è una diretta concorrente può portare cose buone.
Chi perde di più con le assenze? Probabilmente sulla carta l’Atalanta, ma quando si arriva verso la fine della stagione contano quelli che ci sono, non quelli che mancano. Il Napoli deve ritrovare l’istinto da killer come la passata stagione. Il Napoli ha delle buone chance domani e se ritrova la motivazione vincendo la partita, si ripropone per la Champions League.
Sulla scelta del direttore sportivo i nomi fatti sono tutti validi, poi hanno caratteristiche differenti. Chiunque venga a Napoli deve avere la possibilità di lavorare. Al di là del nome bisogna capire le competenze che verranno date e la capacità di scelta che può avere il nuovo direttore sportivo. La stagione del Napoli è figlia di scelte, sbagliate magari, ci sta nel calcio. Però bisogna ritornare a fare calcio, quindi al di là della scelta bisognerà dare spazio e competenze a chi arriverà a Napoli.
La prossima stagione la programmi anche in base al risultato di quest’anno. Fai la Champions League o non la fai fa differenza per i soldi in cassa. Quello che sarà tra cinque mesi lo puoi programmare fino ad un certo punto. La Champions League può servire anche per convincere un giocatore a venire a Napoli.
Tutti devono dare tutto per riuscire a fare punti per la Champions League.
Il mercato del Napoli, sia estivo che invernale, è stato un mercato da 6+, sufficiente ma non vero e proprio di rinforzamento. Sulla carta l’unico giocatore rinomato era Lindstrøm. Gli altri nomi sono ragazzi che hanno delle qualità, ma non hanno inciso. Paradossalmente anche Kim in Turchia incideva.
Lindstrøm era già noto come giocasse, poi se qualcuno ha parlato di vice Lozano o esterno, si è equivocato come dicono gli spagnoli. Poi un giocatore che paghi così, ci devi puntare facendolo giocare nel suo ruolo e dandogli il tempo per esprimersi.
C’è stata una carenza gestionale di un giocatore come Lindstrøm che aveva dimostrato nella Bundesliga di essere un giocatore forte”.
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