Con il sogno Conte ancora vivo, in casa Napoli spunta un vecchio nome per la panchina del Napoli. Parliamo di Gian Piero Gasperini, solo pochi giorni fa protagonista di una grande impresa fa con la sua Atalanta ad Anfield Road. Dal 2016 a Bergamo, il 66enne è stato già in passato vicino alla panchina degli azzurri: stava per concludersi l’avventura di Mazzarri e De Laurentiis aveva scelto proprio Gasp. Poi il colpo di scena e il rinnovo del tecnico toscano. Adesso AdL l’ha messo nuovamente nel mirino (dopo averlo approcciato anche durante l’era Ancelotti).
Napoli, il gioco delle tre carte di Adl: Conte, Italiano o… Gasperini
Non è cosa fatti anzi, come scrive anche il Corriere dello Sport che svela del ritorno di fiamma: per l’ex di Genoa e Inter, fautore della difesa a tre, bisognerebbe cambiare molto. Lo stesso dicasi sul fronte Conte. Ma che ci sarà una rivoluzione è cosa certa: lo sa bene pure Manna, in arrivo dalla Juve, prossimo direttore tecnico degli azzurri. L’ultima parola però sul fronte allenatore ce l’avrà il patron: nel listone c’è pure Italiano, in odore d’addio con la Fiorentina, e Stefano Pioli, però ancora sotto contratto con il Milan.
Il popolo del Maradona contesta la squadra e il club. I giocatori chiedono scusa in campo con le mani (chi applaude, chi le congiunge e chi le alza). E Aurelio De Laurentiis ascolta i cori e assiste alla scena dalla tribuna Autorità. Allo stadio ci sono tre elementi dello stesso Napoli in difficoltà, con tre visuali differenti e una sola prospettiva: il futuro.
Lo sguardo è già rivolto al domani, allungato dall’ennesimo crollo della stagione e da una rimonta subita dal gagliardo Frosinone in lotta per la salvezza: il primo tassello è già stato sistemato, si chiama Giovanni Manna, sarà il prossimo responsabile dell’area tecnico-sportiva e gradualmente comincerà a sistemare le sue carte e le sue cose ancora conservate negli uffici della Juventus alla Continassa, e comincerà il trasloco a Castel Volturno: al derby con il Toro non era allo stadio per motivi personali, ma le parole del dt Giuntoli hanno dato una girata alle porte scorrevoli. Ora, invece, bisognerà trovare l’allenatore: oltre a Conte, Pioli e Italiano, nei radar di De Laurentiis è tornato anche Gian Piero Gasperini.
Il Gasp è un vecchio amore, sedotto e abbandonato più di dieci anni fa: Adl lo aveva scelto per sostituire Mazzarri, poi Walter all’improvviso decise di rinnovare e arrivederci e grazie di tutto. Anzi di niente.
A distanza di tempo, però, il cerchio si è chiuso, come una specie di nemesi: Mazzarri è stato esonerato e Gasperini è rientrato in corsa per il futuro del Napoli insieme con i soliti componenti di quella che gradualmente comincia ad assumere i contorni della lista definitiva: Antonio Conte è il primo desiderio, già cercato a ottobre, e come Gasp è sempre stato un fautore della difesa a tre, fermo restando gli arricchimenti e le metamorfosi stuzzicate anche dallo studio e dall’aggiornamento di questo anni; Vincenzo Italiano e Stefano Pioli, invece, sono teorici della difesa a quattro e sono altri due allenatori stimati professionalmente e umanamente.
Insomma, sono due le filosofie che De Laurentiis sta valutando: non è escluso o scartato nulla a priori, rispetto al recente passato orientato dalla ricerca unilaterale del tridente e della linea a quattro. Tutto è aperto e concesso nel progetto di rinascita e rilancio del Napoli: il presidente, che a quasi un anno dalla vittoria dello scudetto ieri ha visto sfilare al Maradona anche Spalletti da spettatore, è in contatto costante con il nuovo responsabile del mercato. E Manna, dal canto suo, ha ovviamente cominciato a tessere trame e intrecci.
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