All’Empoli basta un gol di Cerri dopo appena 4’ per battere un Napoli mai realmente pericoloso. Nel primo tempo Cambiaghi si divora il raddoppio, colpendo il palo esterno solo davanti alla porta. Ora l’Europa per la squadra di Calzona si allontana; punti fondamentali in ottica salvezza per quella di Nicola. C’era anche Spalletti al “Castellani”…
Champions? No, grazie. Manca il killer instinct, l’Empoli ne approfitta
Il Napoli è lontano dall’Europa, dagli entusiasmi, da se stesso. Pure il ricordo recente del tricolore sembra indebolirsi davanti a un’annata che scorre senza mai aver mai mostrato una reazione duratura e consolidata in una sequenza significativa di risultati.
Napoli, un’altra sconfitta. Altro che pensare al 5° posto Champions (ora che ci saranno 5 squadre italiane alla prossima edizione), questo Napoli – in realtà – non vede l’ora che la stagione possa finire il prima possibile.
I grandi risultati ottenuti dalle squadre italiane in Europa e Conference League hanno allargato la corsa Champions in campionato al quinto posto, che diventa così un obiettivo ambito da diverse pretendenti. Il calendario prevede Empoli, Roma, Udinese, Bologna, Fiorentina e Lecce per concludere. Gli azzurri non sono padroni del proprio destino ma avevano ancora qualche chance. Nello sport, e non solo, esiste il killer instinct e il Napoli non lo ha avuto. Il Napoli torna da Empoli con una sconfitta immeritata, ma tant’è. I padroni di casa con una vittoria, di quelle che, come si diceva una volta, fanno classifica. L’Empoli con una partita molto ordinata e compatta ha la meglio su un Napoli spento. Il gol di Cerri di testa in apertura decide la gara. La squadra di casa sfiora il raddoppio con Cambiaghi, mentre il Napoli gioca molto la palla, specialmente nella ripresa, ma non riesce mai ad impensierire veramente la porta difesa da Caprile.
Il Napoli torna ad Empoli con la malinconia dissimulata dentro la voglia di poter azzerare tutto prima possibile per poter ricominciare daccapo. L’Empoli invece ha molto da chiedere a questo momento del campionato. Nicola vede i suoi un punto sopra la retrocessione. Un solo passo sopra la terzultima. Troppo poco per sentirsi fuori da una lotta che coinvolge sette squadre. A sei gare dalla fine ogni partita diventa decisiva. Toscani in vantaggio dopo un primo tempo combattuto, che ha visto la squadra di casa creare di più e chiudere avanti con la rete in apertura di Cerri. L’Empoli sfiora il raddoppio in più occasioni, ma Cambiaghi non trova la porta. Il Napoli a parte uno spunto di Osimhen si è visto poco in attacco.
Nulla di trascendentale, per carità. Ma di questi tempi, è tutto oro che cola. La tara da fare sempre riguarda il valore degli avversari: la banda Nicola, una squadra dai valori modesti, non aveva gli strumenti – la qualità, l’esperienza, il cinismo – di sfruttare i momenti di blackout degli azzurri, che pure ci sono stati. Ma cuore, unità d’intenti. E anche fortuna. Gli sprazzi partenopei, i soliti sprazzi, non sono bastati per impacchettare un finale vincente. Tre punti di enorme importanza per la corsa salvezza dell’Empoli, mentre per il Napoli è un ko (il decimo in questo campionato) che forse significa la fine delle ambizioni in ottica Europa. Da Empoli ad Empoli, Spalletti compreso (l’attuale ct era presente al “Castellani” da doppio ex).
Tre punti preziosissimi per l’Empoli che si porta a quota 31 punti, superando momentaneamente Udinese e Verona, impegnate a breve una contro l’altra. Il Napoli dice probabilmente addio alla corsa Champions League e rimane inchiodato a 49 lunghezze, la Roma, ora al quinto posto, si trova a -5 ma con due partite in meno.
Empoli (3-4-2-1): Caprile 6.5; Bereszynski 6.5, Walukiewicz 6.5, Luperto 7; Gyasi 7, Grassi 7 (82′ Bastoni NG), Maleh 6, Pezzella 7 (82′ Cacace NG); Fazzini 6.5 (70′ Zurkowski 6), Cambiaghi 6 (70′ Cancellieri 6); Cerri 6.5 (20′ Niang 6). All. Nicola 7
Napoli (4-3-3): Meret 6; Di Lorenzo 5, Ostigard 6, Juan Jesus 5, Natan 4 (46′ Mazzocchi 5.5); Anguissa 5 (89′ Simeone NG), Lobotka 6, Zielinski 5.5; Politano 6 (72′ Raspadori 5), Osimhen 5.5, Kvaratskhelia 5 (72′ Ngonge 5.5). All. Calzona 5.
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