Al Maradona finisce 2-2 al termine di una gara spettacolare. Bene il Napoli nel primo tempo, con Anguissa che si divora il vantaggio e Svilar che chiude su Osimhen e Kvaratskhelia. Nella ripresa un fallo di Juan Jesus su Azmoun manda sul dischetto Dybala, che non sbaglia. Quasi immediato il pari di Olivera, che inganna Svilar con un pallonetto nato da una deviazione fortuita. Poi la ribalta Osimhen su rigore e Abraham fa 2-2 tornando al gol dopo un anno esatto
Abraham mette in salvo i giallorossi, il Napoli spreca ma è vivo
Ha detto più questa stagione sciagurata, quest’annata da dimenticare (e al più presto) che quella che è valsa il terzo scudetto. Un campionato senza particolari sussulti ha detto più di uno scudetto e di una Champions giocata ad altissimi livelli. Il dopo, per quanto aspro e indigesto, vale più del prima, dolce e – allo stato dell’arte – difficilmente ripetibile.
Partita con vista sull’Europa: il (fu) derby del Sole a Fuorigrotta è tutto in questa scarna sinossi. La squadra di Calzona per superare il periodo di crisi e conquistare un posto in Europa, quella di De Rossi per continuare a credere nella Champions, a maggior ragione adesso che il Bologna ha pareggiato con l’Udinese. Primo tempo che vede una partita dai due volti: la prima mezz’ora di gioco vede un match equilibrato, con ritmi bassi e lunghe fasi d’attesa. Nell’ultimo quarto d’ora, invece, cresce di molto il Napoli, con la squadra partenopea che va più volte vicina alla rete del vantaggio. La Roma, invece, fatica ad uscire dalla propria metà campo e a servire i propri attaccanti. Buona prestazione da parte dei padroni di casa, che creano prevalentemente le loro occasioni dalla corsie laterali. La Roma resta molto bloccata, con linee strette, ma che rendono poi complicata la risalita verso la fase offensiva.
Le buone notizie, per Calzona e De Rossi, arrivano dal carattere delle due squadre: nessuna delle due ci stava a perdere. Non poco. Per i giallorossi, adesso, testa all’Europa: giovedì all’Olimpico, per la semifinale di andata di Europa League, arriva la corazzata Bayer Leverkusen. Dybala sblocca il match su rigore al 59′, il pareggio dei padroni di casa al 64′ con Olivera (decisiva la deviazione di Kristensen). Poi Osimhen, sempre su rigore, ribalta il match all’84’, ma Abraham all’89 ritrova il gol dopo un anno e fissa il risultato finale. La squadra di De Rossi è rimasta pienamente in corsa per la Champions, mentre i tricolori in carica – almeno fino alla fine di quest’annata balorda – hanno sprecato l’ennesima occasione. Il Napoli ha gettato la vittoria. A questo punto la stagione può dirsi definitivamente chiusa. Un anno nero non può cambiare verso all’improvviso.
I cicli sono la cosa più difficile da fare, lo dicono anche esempi importanti, per carità. Nessun trofeo da vincere, una distanza realisticamente eccessiva dalle zone nobili della classifica. Senza un vero obiettivo davanti, forse la scelta migliore è pensare già ora al futuro. La cosa “bella” del calcio è che nonostante la delusione presente, c’è sempre la prossima stagione.
Napoli (4-3-3): Meret 6.5; Di Lorenzo 5.5, Rrahmani 6, Juan Jesus 5, Olivera 6.5; Anguissa 6, Lobotka 5.5, Cajuste 5.5 (24′ st Traoré 5.5 – 43′ st Ostigard NG); Politano 6 (25′ st Ngonge 6), Osimhen 7, Kvaratskhelia 6.5 (41′ st Raspadori NG). All.: Calzona 6
Roma (4-3-2-1): Svilar 7, Kristensen 6 (41′ st Baldanzi NG), Mancini 6, Ndicka 5.5, Spinazzola 6; Bove 5.5 (24′ st Renato Sanches 5), Cristante 5.5, Pellegrini 5; Dybala 6.5, El Shaarawy 5.5 (16′ st Angeliño 6); Azmoun 5.5 (24′ st Abraham 6.5). All.: De Rossi 6.
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