Al telefono con l’ANSA Giovanni Malagò interviene così sull’ipotesi di decreto legge per istituire un’agenzia di controllo economico-finanziario sui club di calcio e basket.
CONI, Malagò, “Agenzia? Violata autonomia sport e tempi sbagliati”
“E in realtà – aggiunge il presidente del Coni – potrebbe riguardare tutti gli sport. Ma è stata gestita male, noi del Coni non siamo stati informati, tempi e modi sono sbagliati. Siamo tutti sconcertati: Abodi è riuscito a mettere d’accordo per una volta Gravina e Lotito, passerà alla storia…”.
“Penso che qualunque ragionamento, anche valido, automaticamente prenda una strada sbagliata – sottolinea Malagò – Non va bene che al Coni non se ne sapeva nulla. E che lo abbiamo appreso da federazione e organi di stampa. Meritiamo rispetto e questo è indice del fatto che i presupposti non sono buoni”.
Il n.1 dello sport italiano spiega che il progetto “potenzialmente riguarda anche tutte le altre federazioni” e poi ci sono i rapporti con gli enti internazionali: “Siamo sicuri che senza aver interpellato Uefa e Fifa questa cosa vada bene? Abodi dice che la storia è in discussione da giugno 2023 in discussione: è esattamente quello che non doveva dire, C’è tutta l’illogicità della storia perché allora andava portata avanti collegialmente e non il 4 maggio quando tutti sanno che la Covisoc agisce in questo mese se al 31 sono stati rispettati tutti gli adempimenti. E lo fai proprio ora? Automaticamente passi dalla parte del torto, non è di aiuto al governo perché se non interpelli Coni, Figc, Uefa e Fifa non va bene. L’autonomia dello sport così è violata al 100%: se si ritiene che vadano fatte cose diverse per migliorare giusto, va bene intervenire se ci sono state cose faziose o non obiettive, una cosa certamente non seria nei confronti della Panzironi (la presidente della Covisoc ndr) ma andavano trovati tempi diversi. Tempi e modalità di sicuro non possono essere questi”.
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