Sette anni insieme, quattro categorie scalate dalla D alla A, un miracolo chiamato Carpi che stupì l’Italia. Lì è esploso Cristiano Giuntoli, accanto al proprietario Stefano Bonacini. L’intervista è un’esclusiva della Gazzetta dello sport
Stefano Bonacini racconta Giuntoli: “Un vero fuoriclasse”
Stefano Bonacini, proprietario del Carpi che l’attuale d.t. della Juve ha portato dalla Serie D alla A: “Io sparivo e lui mi trovava. Ha già le idee chiare, vedrete. E dopo aver lavorato con me e De Laurentiis, è pronto alla guerra…”
Ricorda come aveva scelto Giuntoli nel 2009?
“I soci volevano altre figure, io avevo la delega sportiva e mi sono impuntato. Ho creduto in lui. Una volta ero in vacanza in Sardegna, caricò un giocatore su un aereo per farmelo conoscere e convincermi a prenderlo”.
Avete mai litigato?
“Un sacco di volte. L’ultimo giorno di ogni mercato voleva prendere qualche giocatore e io, che non volevo spendere, non rispondevo al telefono e sparivo. Ma lui, testardo, mi trovava…”.
Ora vedrete chi è Cristiano: porterà la Juventus alla vittoria della Champions
Solo per il mercato?
“Quando siamo saliti in A si era infortunato Poli e lui voleva Magnusson della Juve che era al Cesena. Ma noi eravamo il Carpi, non avevamo quei soldi. Lui sbottò e disse che allora non volevo andare in A, e che avrebbe preso due giocatori da 15mila euro. Volarono urlacci, ma diceva che era un buon investimento, perché guardava lontano”.
Un accentratore?
“È un fuoriclasse. Ha grandi competenze, pensava dal taglio dell’erba alla parte medica a quella tecnica. Tutto. Io pensavo ai conti e basta, senza gelosie”.
Lo sente spesso?
“Mi invita alle partite ma non ci vado. E non dico il perché… L’anno prossimo però vado”.
Ha le idee chiare, farà una squadra con un tecnico che lo seguirà e si confronterà
Fa bene la società a mettergli in mano la Juve?
“Hanno fatto la scelta migliore. Cristiano metterà a posto i conti e vincerà. E’ l’uomo giusto”.
Tra il Carpi e la Juve, in mezzo, c’è stato il Napoli.
“È maturato, sa frenare gli istinti. A Carpi avrebbe preso in modo ben diverso quella sceneggiata di Allegri a Roma… Napoli è stata un’esperienza molto formativa, mi dice che dopo aver lavorato con me e De Laurentiis è pronto anche per fare la guerra in Vietnam”. (ride)
Che giocatori prenderà?
“Sa già tutto, ha le idee molto chiare, farà una squadra con un allenatore che lo seguirà e con il quale potrà interfacciarsi, cosa alla quale tiene molto”.
Sa frenare gli istinti, prima avrebbe preso in un altro modo la sfuriata di Allegri
Sarà Thiago Motta.
“L’importante è che sia uno abituato al confronto, com’è giusto che sia. Così faceva anche con Sarri e Spalletti a Napoli”.
Avrà uno staff con collaboratori fidati passati da Carpi.
“Ci tiene molto. Quel gruppo è nato qui, ha fatto una scuola dura e rigida, poi ha maturato esperienza e adesso è pronto”.
Ha fiducia, da tifoso?
“Chi è Cristiano lo vedrete adesso: vincerà la Champions”.
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