C’è un curioso caso che riguarda Lamine Yamal. Il talento del Barcellona – che sta mettendo in mostra tutte le sue abilità durante le sfide di EURO 2024 – è rimasto “incastrato” nella legge sul lavoro minorile in vigore in Germania, Paese nel quale si stanno disputando gli incontri validi per la rassegna continentale, che vedono la Spagna già qualificata per gli ottavi.
Spagna, il “curioso caso” di Yamal a EURO 2024: non può giocare oltre le ore 23
Secondo quanto ricostruito dal tabloid tedesco Bild, essendo ancora minorenne, nelle partite delle ore 21 Lamine Yamal è impossibilitato a rimanere in campo fino al termine dell’incontro come tutti i suoi compagni, ma deve terminare i suoi impegni entro le ore 23. Orario che comprende anche le interviste post partita.
Ma cosa dice a tal proposito la legge tedesca? Le regole parlano chiaro: le normative vietano ai ragazzi con meno di 18 anni di lavorare dopo le ore 20, mentre agli atleti è concessa una proroga che gli consente di restare in attività fino alle 23: l’orario, naturalmente, deve comprendere tutto. Quindi, anche la doccia, gli impegni con i media e l’uscita dallo stadio che non possono protrarsi oltre il limite stabilito dalla legislazione vigente.
Negli impegni in cui è stato finora coinvolto, il Ct della Spagna de la Fuente ha sostituito Yamal in occasione del match dell’Italia. La partita è iniziata alle ore 21 e l’esterno offensivo ha lasciato il campo al minuto 71 (alle 22.30 circa) così da permettergli di terminare entro l’orario prestabilito.
Nessun problema, invece, per il match con la Croazia (in quel caso fu sostituito al minuto 86), dal momento in cui la partita era iniziata alle ore 18. Detto questo, la Spagna avrà lo stesso problema domani, lunedì 24 giugno, nel match con l’Albania che prenderà il via alle ore 21. La gara non sarà comunque decisiva per le Furie Rosse, già qualificate agli ottavi come prime nel girone.
Il problema potrebbe ripresentarsi il 30 giugno, in occasione dell’ottavo di finale che vedrà coinvolta la Spagna (alle ore 21.00). Chissà che magari in questi giorni, la Federcalcio non riesca a strappare una deroga al governo tedesco. In caso di violazioni, la Spagna non correrebbe il rischio di sanzioni sportive, ma solo una multa di 30mila euro.
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