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Napoli, De Laurentiis attacca il PSG: “Hanno contattato Kvaratskhelia senza autorizzazione”

Italian businessman Aurelio De Laurentiis arrives for the screening of the film "Freaks Out" presented in competition on September 8, 2021 during the 78th Venice Film Festival at Venice Lido. (Photo by Marco BERTORELLO / AFP) (Photo by MARCO BERTORELLO/AFP via Getty Images)

Durante la conferenza stampa di presentazione di Antonio Conte come nuovo allenatore del Napoli, il presidente Aurelio De Laurentiis ha risposto a una domanda cruciale riguardante i casi di Khvicha Kvaratskhelia e Giovanni Di Lorenzo, due dei giocatori al centro dell’attenzione mediatica nelle ultime settimane.

Napoli, De Laurentiis attacca il PSG: “Hanno contattato Kvaratskhelia senza autorizzazione”

Riguardo a Giovanni Di Lorenzo, De Laurentiis ha dichiarato: “Di Lorenzo è un giocatore ed un uomo straordinario, di grande livello. Posso capire che si sia sfastidiato, come tutti noi, nelle ultime partite. Si è sentito un momento abbandonato, ma questo non è possibile, non si può abbandonare una persona del suo livello. I giocatori però sono giovani: a volte sono carichi e a volte si possono scaricare. Ora speriamo che con questo Europeo ed il fortunoso pareggio dell’altra sera si sia ristabilita serenità”.

Per quanto riguarda Khvicha Kvaratskhelia, De Laurentiis ha rassicurato tutti: “Con Kvara non ci sono problemi, abbiamo un contratto. Io mi siederò con Manna, Chiavelli, il ragazzo ed il suo agente. Gli faremo una proposta di cambiamento contrattuale. Non vedo problemi per lui”.

De Laurentiis ha anche lanciato una frecciata a Nasser Al Khelaifi, presidente del PSG e dell’ECA, riguardo a offerte non autorizzate: “Poi si può dire quello che si vuole, c’è chi fa contatti e offerte ai giocatori senza autorizzazione dei club di appartenenza. Poi si può richiamare all’ordine, anche perché in quel club c’è pure il presidente dell’ECA… Ma oramai nei miei 75 anni non mi meraviglio più di chi è corretto o scorretto. Io cerco sempre di essere corretto, così come mi hanno sempre insegnato”.

Andrea Alati

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